Non è un meteo “strano”, è il cambiamento climatico

Negli scorsi mesi estivi, così come in questi giorni, in Italia e nel mondo si susseguono notizie legate ad eventi metereologici anomali. Si passa dal caldo record, inusuale per l'autunno, fino a temporali devastanti e forti nubifragi. Ma si tratta solo di maltempo o c'è qualcosa di più?

Negli ultimi mesi, proprio qui, a casa nostra, abbiamo sperimentato dei veri e propri disastri nelle Marche, in Toscana e Umbria. Sto parlando di inondazioni, allagamenti e nubifragi che hanno provocato molte morti.

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Degno di nota è anche il caldo eccessivo che ha fatto alzare la temperatura del Mar Mediterraneo. In particolare, secondo quanto possiamo apprendere da Treccani, quest’ultimo evento parrebbe giocare un ruolo chiave anche su ciò che accade in atmosfera. Infatti: “Il mare trasferisce all’atmosfera il surplus di energia immagazzinata. Questa tende a riversarsi sul suolo attraverso fenomeni metereologici devastanti, intensi e sempre più frequenti”. Qui per approfondire!

Ma… è sempre stato così?

Andando indietro nel tempo possiamo ricordare numerosi vari eventi, per esempio: la famosa acqua alta di Venezia nell’autunno 2019 oppure la tempesta Vaia nell'ottobre 2018. Tuttavia, ciò che rende diversi gli ultimi avvenimenti è proprio la frequenza temporale e la portata con cui avvengono. Ultimamente sono più ravvicinati e più potenti.

Cosa c’è di sbagliato nella comunicazione odierna?

L’errore degli errori è che per ignoranza, disinformazione o negazionismo continuano, spesso, a uscire titoli di giornale del tipo: “ondata di maltempo colpisce…” oppure “a causa del maltempo si è verificato…” o ancora “bomba d’acqua”. Utilizzare questi termini e i loro pseudonimi è sbagliato sia concettualmente (in alcuni casi) che narrativamente.

I cittadini, in questo modo, non riescono a percepire pienamente i cambiamenti climatici, continuando a vederli come qualcosa di astratto e di lontano. Inoltre non diventano consapevoli del fatto che ormai il climate change è una realtà

Nel frattempo c’è chi cavalca queste notizie: un esempio è la politica, che continua a prendere impegni non abbastanza ambiziosi, oppure le aziende che continuano a bruciare petrolio, gas naturale e carbone. Tutto ciò ovviamente ha conseguenze sulle vite, il portafoglio e la salute delle persone.

L’unico mezzo che abbiamo a disposizione per difenderci è conoscere. Conoscere per esempio la nozione di base di cui abbiamo parlato spesso: la differenza tra meteo e clima

Il meteo è ciò che vediamo quando ci affacciamo dalla finestra, mentre il clima è la media dei parametri metereologici (temperatura, umidità ecc…) per 30 anni e per zone geografiche ampissime.

Poi ci sono gli effetti del cambiamento climatico che di solito si manifestano a sorpresa e hanno portata devastante, esagerata, e soprattutto, fuori contesto.

Quegli eventi estremi sono causati dal cambiamento climatico e non da un meteo ballerino

Infine, ricordiamo sempre che ogni volta che c’è una vittima di un evento atmosferico estremo causato dalla mano invisibile dell’uomo muore una delle parti migliori di noi. Quindi, basta scuse, basta rinvii e scarichi di responsabilità: iniziamo a prendere il climate change come un'opportunità per creare nuovi posti di lavoro e arrivare a zero emissioni.

Ne beneficeranno il nostro portafoglio e la nostra salute.


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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