Natale: qualche idea per renderlo sostenibile

Lo attendiamo con sguardo sognante da bambini, con magia da ragazzi e con i piedi a terra (a volte) da adulti. Ma che impatto ha il Natale sul nostro Pianeta? Proviamo a fare i conti

Con il passare del tempo, il Natale viene affrontato con meno magia del solito. Nel mio caso, per quanto le cose siano cambiate anche nella mia famiglia, cerco sempre di mantenere vivo l’entusiasmo che questa festività mi trasmetteva da piccola. In fin dei conti, per me Babbo Natale significa prima di tutto speranza: speranza che la vita sappia riservarci sempre nuovi doni.

Durante la mia vita, raramente mi sono interrogata su quale impatto avesse il Natale: presa dall’entusiasmo e travolta dalla società del consumismo, non mi sono mai chiesta quale fosse il prezzo nascosto di tutto questo. Solo crescendo e iniziando a occuparmi di ambiente me ne sono resa conto.

In realtà ci sono più fattori che giocano un ruolo cruciale in questo. I principali sono:

  • emissioni dovute a luci, luminarie e produzione di alberi finti
  • sovrapproduzione alimentare e sprechi
  • consumo di carta per pacchi e di plastica
  • trasporti di persone e merci via aereo o semplicemente in auto
  • acquisto di tante cose di cui non abbiamo bisogno

Parlando di anidride carbonica, si stima che solo tra il 24 ed il 26 di dicembre consumiamo a testa circa 650 chili di gas climalteranti. Il peso di 4 renne: se moltiplichiamo poi per 8 miliardi di persone nel mondo, il conto è presto fatto!

Quanto alle luminarie di casa, solo di CO2 ne vengono emesse 18.870 tonnellate. Per quanto riguarda la carta, invece, siamo attorno alle 300.000 le tonnellate (per farci un’idea, il Colosseo ne pesa 100.000). Arrivando al cibo, pare che ne venga sprecato circa il 41% in Italia e circa 74Kg a persona nel mondo (fonte: Nazioni Unite).

Il problema dello spreco alimentare è che crea sei volte più emissioni dell’aviazione!

Il The Guardian ha scritto un articolo molto interessante che titola: Non fare la spesa come se fossi sotto assedio: come evitare gli sprechi alimentari a Natale, che consiglio di leggere qui.

Quindi che fare?

Con piccoli accorgimenti possiamo di sicuro fare la nostra parte:

  • sostituiamo le classiche lucine con quelle a LED, senza metterne una quantità eccessiva e utilizzando la domotica o un semplice interruttore per temporizzarle
  • via libera agli alberi a noleggio!
  • Quanto alla spesa, valutariamo in anticipo il menù e le porzioni. Non serve fare scorte inutili. In più, perché non sperimentare ricette vegetariane e vegane?
  • Un'ottima azione sarebbe quella di riutilizzare la carta degli anni precedenti o iniziare a conservare quella di quest’anno. Valutiamo anche il packaging con del buon tessuto che può essere poi utilizzato come tovaglietta da colazione o altro
  • Facciamo acquisti mirati. Ai più piccoli faremo il regalo più bello perché insegneremo il valore delle cose. Orientatiamoci su qualcosa di davvero utile, regaliamo un libro (anche uno dei nostri), esperienze e non oggetti, piante o kit per un bagno sostenibile! E infine, via libera all’artigianato e al Made in Italy!

Sono accortezze piccine e che non cambieranno la nostra “experiene” del Natale, ma che faranno la differenza!


Federica Gasbarro collabora con The Wom in modo indipendente e non è in alcun modo collegata alle inserzioni pubblicitarie che possono apparire all'interno di questo contenuto.

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