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Le emozioni negative potrebbero rivelarsi utili ed ecco come

Donna con emozioni negative
Le emozioni negative possono essere utili, perché, pur avendo spesso conseguenze negative, possono anche svolgere funzioni utili. Come facciamo a riconoscere i lati positivi di queste emozioni?

Si fa spesso fatica a comprendere che le emozioni negative possano essere utili, ma gli studi dimostrano che, come ogni tipo di esternazione della nostra emotività, anche sentimenti come la rabbia, la tristezza e la delusione, ci aiutano a elaborare il nostro vissuto, specie nei momenti più difficili.

Quando le emozioni negative sono utili

Richard Lazarus, un eminente teorico delle emozioni, si è chiesto perché certe emozioni siano etichettate come “negative”. Sono le loro premesse o le loro conseguenze ad esserlo, ed è sempre così o varia di caso in caso?

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La società vede molto di negativo nella rabbia, la paura, l’angoscia, la tristezza, la vergogna e il senso di colpa. Ma hanno punti positivi?

Se per molti di noi alcuni comportamenti, specie quelli riguardanti la sfera della rabbia, sono assolutamente spiacevoli e da evitare, dovremmo imparare a non reprimerli, pur mantenendo il rispetto degli altri. Non si tratta, infatti, di una giustificazione, di un poter fare ciò che si vuole, non parliamo dell’essere ingiustamente aggressivi con gli altri, ma di buttare fuori la negatività per liberarci dei nostri pesi. E così, un’emozione negativa, ha improvvisamente una valenza di utilità.

Molti sostengono che le emozioni riflettano meccanismi evoluti che, almeno un tempo, hanno avuto valore adattivo per la specie umana. Ma c'è la questione separata del loro valore nella vita individuale del singolo che ne fa esperienza e di coloro che sono influenzati dalla loro espressione. Dopotutto, il mondo in cui viviamo oggi è significativamente diverso da quello che ha plasmato gran parte della nostra evoluzione. Dunque, se in passato alcuni comportamenti erano considerati giusti e altri sbagliati, non vuol dire che oggi dovremmo ancora considerarli tali, specie dopo i più evoluti studi sulla psiche e il comportamento umano.

Perché la rabbia non è sempre negativa

La giusta rabbia può sostenere i nostri standard morali e attirare sostegno per cause meritevoli. Riflettere sulla rabbia, sulla vergogna e sul senso di colpa può affermare o guidare un'appropriata modifica delle nostre convinzioni fondamentali. Questi sentimenti ci portano a riflettere, e dopo un primo momento di stallo, a metterci in discussione.

Aristotele era interessato alla possibilità che la rabbia a volte possa portare benefici all’individuo e alla società nonostante la sua meritata reputazione di forza distruttiva. Tuttavia, se espressa in modo appropriato, la rabbia genuina e giusta, in risposta alla violazione di punti di vista profondamente radicati, può cambiare il cuore e la mente, a volte con buoni risultati. La rabbia provoca una conseguenza per noi, che ce ne liberiamo, e una sugli altri, che possono capire il loro (eventuale) errore.

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Quando si riflette sulla propria rabbia o su quella degli altri, è utile guardare oltre il sentimento e il suo scatenamento immediato per determinare se deriva dall'applicazione di qualche principio o valore degno di nota.

Le emozioni morali

La rabbia è una delle tante emozioni considerate, a volte, un'emozione morale perché può sorgere in risposta a una trasgressione morale percepita dal nostro inconscio. Altri includono la vergogna e il senso di colpa, a volte definiti emozioni autocoscienti, in cui riteniamo di aver violato un importante standard interno.

Bisogna fare attenzione a distinguere la giustificazione morale di un'emozione negativa dalla sua razionalizzazione. Potremmo sentire che la nostra rabbia è stata causata dal fallimento morale di un altro, e potremmo essere in grado di argomentare in modo convincente il motivo per cui è così. Ma la nostra rabbia può in realtà derivare da qualcos’altro, anche da qualcosa di semplice come l’antipatia per la persona con cui siamo arrabbiati. Il principio morale che ci porta a trovare da ridire su un altro può venirci in mente dopo il fatto; la vera causa della rabbia potrebbe risiedere altrove.

Intuizioni analoghe possono essere derivate da altre emozioni morali, dove sentimenti e giudizi spiacevoli sono rivolti a noi stessi. La riflessione sugli episodi di vergogna e senso di colpa può servire a ricordarci di essere all’altezza dei nostri standard di comportamento appropriato o causare in noi comportamenti disfunzionali. Per questo, dobbiamo ricordare che anche la vergogna non è sempre negativa, se ci aiuta a migliorare: lo diventa quando ci condanna senza appello.

Benefici delle emozioni negative

Se la rabbia, la vergogna e il senso di colpa possono essere risposte alle violazioni percepite degli standard per giudicare giusto e sbagliato, ne conseguono alcuni benefici: riflettere su queste emozioni può avvisarci delle possibili violazioni nostre e degli altri, per provvedere a risolvere la situazione, incoraggiare la valutazione critica dei principi coinvolti, e aiutarci a decidere se tali principi forniscono effettivamente una base valida per giudicare il comportamento.

Tuttavia, potremmo scoprire che i nostri sentimenti di rabbia, vergogna o senso di colpa segnalano l’applicazione di standard troppo rigidi o fuori luogo in quanto semplicemente non riguardano l’evento. Non possiamo valutare le emozioni sempre nello stesso modo, perché ciò che ci accade e chi abbiamo di fronte può variare, e dunque un gesto di rabbia può essere ingiustificato o giustificabile, a seconda delle situazioni.

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