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Ecco perché sentiamo la mancanza di chi abbiamo eliminato dalla nostra vita

Nostalgia dell'ex partner
10-06-2022
Nonostante vari tentativi di allontanare il pensiero, ancora vi manca qualcuno mandato via che fa capolino tra i vostri ricordi? Vi speghiamo qui il perché e come superare questo stato d'animo

Perché proviamo nostalgia per un ex partner?

Alcune volte si pensa di riuscire a chiudere una porta lasciandosi dietro tutto il passato condiviso con un partner. Altre volte invece, nonostante abbiate scelto di porre delle distanze rispetto a un rapporto concluso, ricordi in apparenza sepolti ridestano in voi una nostalgia per un ex partner che non immaginavate di poter provare. Chiamateli scherzi del destino o déjà-vu, sta di fatto che innescano uno strano meccanismo interiore.

Eppure se avete deciso di interrompere una relazione che non funzionava più è perché qualcosa si era incrinato e pretendevate altro, o perché davvero non c'erano più i presupposti per costruire una relazione sana e appagante per entrambi. E allora per quale ragione fa capolino quella singolare nostalgia secondo cui si sente che ci manca qualcuno che abbiamo mandato via? In questo articolo indaghiamo sulle dinamiche che si innescano in queste circostanze e vi diamo un po' di consigli per rimettere in ordine i pensieri e non finire di nuovo in certi circoli viziosi.

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La fenomenologia del distacco 

Quando ci si lascia per un periodo di tempo si rimane in una sorta di limbo, sospesi tra la ricerca dell’indipendenza emotiva da un progetto di vita che non ci appartiene più e la convinzione che l’abbandono debba essere poco sofferto. E’ importante riuscire a voltare pagina senza troppi tira e molla, in modo indolore. La continuità del vostro percorso esistenziale ha a che fare con la necessità di cambiare vita per preservare il proprio equilibrio interiore.

Allontanare un partner conservando la speranza di recuperare la situazione e tornare insieme lasciando un varco aperto non porta ad altro che a un vicolo cieco, mentre ci si nega l’uscita di sicurezza.

Chi decide per la fine di un rapporto può soffrire comunque, non si è immunizzato. Questo processo non è sempre lineare, perché dopo un addio bisogna recuperare una riscoperta singolarità, e ciò comporta il superamento di alcune fasi. Occorre rimettersi al centro dei propri interessi perché tutto subito prendono piede solitudine e nostalgia. E’ normale quindi che la sensazione sia quella di spaesamento e mancanza, oltre allo spettro dell’altra persona che fa capolino nella mente. 

Solo l’appello ai propri valori e l’accettazione del contesto può far luce sulle reali motivazioni dell’allontanamento dal partner. Molto spesso si tratta di delusione. Lasciare andare l’ex non sarà comunque sufficiente per smettere di soffrire del tutto. Il dolore non svanisce ma rimane latente sullo sfondo.

L’effetto nostalgia

Avete presente quella sensazione di sospensione e di indefinita incompletezza? Rappresenta un limite comune a tutti. Siamo chiamati a riconoscerlo e accettarlo. E se l’operazione non richiedesse tanto sacrificio saremmo già tutte persone risolte. Invece la nostalgia è beffarda, perché ci instilla l’idea che quel che abbiamo amato e vissuto, non possa tornare né appartenerci più. 

Non è qualcosa di specifico o definito, ma una vaghezza che imbriglia e maschera il desiderio fittizio della mancanza di qualcosa, con una conseguente impossibilità di sentirsi completi. Esiliati dal proprio baricentro e dal rapporto con l’altro, si rimane disorientati rispetto alla direzione da prendere e dal senso che queste anomalie emotive comportano. Ci si sente sotto scacco perché convinti di aver superato il distacco quando invece ci si trova inaspettatamente di nuovo ad affrontare vuoti interiori. 

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Perché accade?

Benchè si pensi di poter incasellare la nostalgia all’interno di alcune fasi della vita particolarmente struggenti in realtà è un sentimento che si insinua tra le pieghe delle nostre abitudini e le sfumature del nostro quotidiano.

Si innesca sulla base dei ricordi restituiti dal tempo e dallo spazio. Il tentativo è quello di riappropriarsi di una situazione che ci ha visto felici rivivendo quella sensazione di benessere interiore. E’ possibile che accada perché in quel momento ci sentiamo più fragili e facilmente espost* ai rimpianti

Si nutre così la consapevolezza per cui, se la persona ricordata non può tornare più, la si possa ugualmente incontrare nella memoria. Ma questa forma di sospensione e indeterminatezza a lungo andare può essere lesiva perché pone un divario rispetto alla realtà e impedisce di gettare nuove basi per la vostra vita.

Metodi per uscirne

Tempo e pazienza sono sempre ottimi sistemi per elaborare un distacco. Affinchè questi però siano strumenti efficaci e duraturi occorre allontanare, almeno per i primi tempi, non solo la presenza dell’altra persona ma anche il suo ricordo. Rimuovendo perciò oggetti e luoghi che vi parlano dell’ex dalla vostra memoria vi metterete al sicuro da incursioni nostalgiche empiricamente indotte. 

Inutile poi menzionare o accedere a qualsiasi forma di contatto digitale o profilo social. Tutti gli sforzi per ristabilire il giusto baricentro delle attenzioni vanno concentrati su di voi e sul vostro stato d’animo. Per riuscirci convogliate le energie nel presente distogliendole da un passato che vi impedisce di guardare al futuro. 

Una buona ricetta è aprirsi alle novità spezzando una routine o interrompendo attività che svolgevate insieme per dare inizio e sfogo a qualche interesse che sia solo vostro.

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