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Addio al nubilato 2: Enula debutta come attrice nel film Prime Video

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Arriva su Prime Video il film Addio al nubilato 2, che continua le avventure delle quattro amiche interpretate da Laura Chiatti, Antonia Liskova, Jun Ichikawa e Chiara Francini. Ma a sorprendere è il debutto come attrice della giovane cantante Enula.

Addio al nubilato 2 – L’isola che non c’è è il film che arriva in esclusiva su Prime Video dal 17 ottobre e che ritrova Laura Chiatti, Antonia Liskova, Jun Ichikawa e Chiara Francini nei panni di Linda, Eleonora, Akiko e Vanessa, le quattro amiche che già due anni fa avevamo imparato a conoscere. Ma il cast, tuttavia, sorprende per la presenza di Enula, cantante che ha partecipato ad Amici di Maria De Filippi e che quest’estate ci ha tenuto compagnia sulle note di Due rose con Federico Zampaglione.

Diretto da Francesco Apolloni e prodotto da Santo Versace e Gianluca Curti per Minerva Pictures in collaborazione con Rai Cinema e Prime Video, il film Addio al nubilato 2 prende il via quando, scaricata all’altare, Eleonora vede la sua luna di miele trasformarsi in un viaggio della speranza. Si ritroverà infatti a viaggiare Nord a Sud per esaudire l'ultima richiesta di suo padre: seppellire in un terreno al confine con la Slovenia una curiosa reliquia. Al suo fianco ci saranno le sue inseparabili amiche.

La trama del film

Addio al nubilato 2, film in esclusiva su Prime Video, ci porta in un meraviglioso hotel sulla riva del mare, fervono i preparativi per il matrimonio di Eleonora che il pomeriggio convolerà a nozze con Fabrizio, detto El Tigre. Ognuna delle eccitatissime damigelle - Vanessa, Linda e Akiko (in dolce attesa di Billo) - regala alla sposa un accessorio per renderne più chic l’outfit. Invece Polina, la mamma, le consegna una scatola porta gioie: “appartenevano al tuo povero padre. L’unica cosa che ci è rimasta di lui”.

Eleonora rimane interdetta al vedere che dentro non c’è un gioiello come si aspettava ma tre denti, ‘reliquia’ del padre rimasto ucciso anni prima in un attentato. Ed è da allora che Polina le chiede di soddisfare il desiderio paterno di essere seppellito a Gorizia, in un piccolo cimitero al confine tra Italia e Slovenia.

Inizia qui il viaggio della speranza di Linda, Eleonora, Akiko e Vanessa, che le porterà in un indimenticabile viaggio on the road, che ha il principale obiettivo di permettere a Eleonora di dimenticare il matrimonio e di guardare al futuro. Le protagoniste viaggeranno da Sud a Nord, in un vortice di avventure, per arrivare infine in una piccola casa famiglia di Gorizia, dove avranno modo di scoprire nuovi lati delle rispettive personalità che non immaginavano di avere.

Il poster del film Prime Video Addio al nubilato 2.
Il poster del film Prime Video Addio al nubilato 2.

Il significato della maternità e della famiglia

“In questo secondo capitolo mi sono chiesto come faccio a far diventare le mie quattro protagoniste, belle, benestanti e borghesi, delle “eroine” loro malgrado?”, ha raccontato Francesco Apolloni, il regista del film Prime Video Addio al nubilato 2.

“Il modo migliore è stato quello di farle incontrare/scontrare, con la cruda realtà: un gruppo di bambini difficili di una casa famiglia. I miei giovani attori provengono quasi tutti da situazioni realmente difficili, c'è un bambino ucraino (Casper) che è scappato dalla guerra, due bambini bosniaci (Messi e Valentino) provenienti da un campo rom, un ragazzo senegalese (Ibra) e uno in transizione (Ilie)”.

“Il film inizia come una commedia romantica, il matrimonio salta e le ragazze partono per un viaggio on the road con un pulmino, da Roma fino alla Slovenia. Dopo poco però la storia ha un twist, (come spesso accade nella vita reale) quando Ibra a Nova Gorica ruba il pulmino, e le protagoniste entrano in contatto con i bambini della casa famiglia. Le ragazze prima entrano in crisi, poi a causa della convivenza forzata all’interno della casa famiglia, sono costrette a confrontarsi con le realtà difficili di questi ragazzi. Da quel momento tutto cambia e si trasforma”.

“Il fil rouge rimane sempre quello dell’inizio della storia, quando la madre della sposa predice alla figlia che un giorno avrà il figlio tanto desiderato, perché come dice Rabbi Nachman: “Tutto accade per il bene”. L’intero film è attraversato da questo spirito jewish, grazie a Rabbi Nachman, Rabbino ucraino (morto in Ucraina nel 1810) a cui molti ebrei oggi sono devoti. È un film sul significato della maternità e sulla famiglia, sull’accettazione e l’inclusione…Perché se vogliamo provare a vivere tutti insieme, dobbiamo lasciar più spazio al sentimento e alla fantasia. Ha il sapore della favola, perché nonostante tutte le difficoltà che incontriamo, dobbiamo continuare a sperare, a credere in un mondo migliore, in un Isola che non c’è”.

Addio al nubilato 2: Le foto del film

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