Trend

5 attivisti LGBTQIA+ da seguire sui social

Attivisti LGBTQIA+
Sono giovani, dinamici e con il loro attivismo digitale hanno raggiunto milioni di persone e introdotto temi di cui si parla ancora troppo poco. Vediamo insieme quali sono gli attivisti LGBTQIA+ da seguire sui social

Coraggio, tenacia e voglia di cambiamento. Queste sono solo alcune delle qualità degli attivisti LGBTQIA+ da seguire sui social non solo per i messaggi legati alla loro comunità, ma per provare ad avere una nuova visione del mondo. Tra le tematiche trattate ci sono infatti anche la discriminazione in senso globale, l'emergenza climatica e la politica.

Rain Dove

Rain Dove è una modella, attrice e attivista statunitense. Il suo attivismo è molto particolare e consiste nell'abbattere quel muro sollevato dalla distinzione di genere.

Per questo, andando contro ogni regola precostituita, Rain Dove indossa abiti maschili e femminili - come gli Young Emperors - senza conformarsi ma scegliendo solo quello che, secondo il suo giudizio, si adegua meglio alla sua forma o al suo umore.

Queste le sue parole: “Non mi sono mai veramente preoccupata dei pronomi di chi mi descrive”. E aggiunge: “Usa lei, lui, esso, uno, loro…onestamente non mi interessa, tutto quello che voglio sentire è quel suono di positività”.

Bandite tutte le etichette, Rain Dove non definisce il suo orientamento sessuale né tantomeno la sua identità di genere. Solo in questo modo sente di poter affermare se stessa. Nel suo profilo, questi intenti sono ben rimarcati e, ogni giorno, s'impegna a trasmettere una maggior consapevolezza sull'identità di genere.

Pietro Turano

Pietro Turano è un attivista sui generis per i social, poiché la sua attività è ancora principalmente condotta sul territorio. A questa comunicazione così cristallina, difficile ma fondamentale, l'attore di Skam Italia unisce quella sulle piattaforme digitali che studia con grande attenzione e nelle quali condivide la sua battaglia per i diritti civili.

"Insieme" è la parola che meglio definisce il suo essere attivista. Insieme si cambia il mondo, si superano gli ostacoli. Si abbattono i muri e si cambiano le regole, quelle che impediscono a tutti di godere dei medesimi diritti. E sì, perché non esistono diritti prevalenti. I diritti si intersecano, creano rete e determinano una comunità libera.

Muriel - Elisa De Gennaro

L'attivismo digitale di Muriel è uno tra i più apprezzati di Instagram. Col tempo, è diventata un punto di riferimento imprescindibile per la comunità LGBTQIA+. Il suo messaggio è chiaro ed è veicolato da immagini potenti che racchiude in video studiati nei minimi dettagli.

Le tematiche affrontate sono molteplici e spaziano dall'orientamento sessuale al body positive, con un occhio sempre puntato sull'identità di genere.

La sua capacità di mettersi a nudo è totalizzante ed è anche per questo che è così amata dagli utenti dei social. Il suo racconto non è solo legato al mondo LGBTQIA+ ma esplora anche i suoi tanti talenti, tra i quali spicca uno stile comunicativo particolarmente diretto.

Matt Bernstein

Matt Bernstein è un make up artist americano che ha trasformato il suo lavoro in uno strumento di lotta. Pennelli, colori e ombretti sono infatti diventati il mezzo per veicolare il messaggio più importante, quello legato ai diritti.

Il suo Instagram pullula di autoritratti in cui il colore diventa uno spunto di riflessione e rivendicazione dell'orgoglio queer. I temi che gli stanno a cuore sono quelli legati all'attivismo LGBTQIA+, all'emergenza climatica, al bullismo e alla discriminazione delle minoranze.

Il trucco è un atto d'amore, verso se stessi e verso gli altri. Il colore è vita, è lotta, è voglia di affermarsi. E di cambiare.

Mandragora Officinarum

Arianna è la fondatrice di Mandragora Officinarum ed è una persona queer. Si definisce con i pronomi lui/lei. Svolge, inoltre, l'attività di sessuolog* ed educatric* sessuale presso la S.I.S.E.S ed è orientata sulla sessualità inclusiva, transfemminista, queer e sex positive.

Il suo profilo Instagram è nato con un obiettivo ben preciso, con l'intento di diffondere, in modo accessibile e piacevole, le informazioni che riguardano l'educazione sessuale e relazionale. Al centro del suo racconto ci sono i temi cari alla comunità LGBTQIA+.

La scelta di costruire una solida realtà sui social è maturata durante i mesi della pandemia, per avere uno spazio libero e attivo nel quale creare rete e tenere vivo il dibattito sul tema dei diritti.

Riproduzione riservata