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Angelina Jolie e la figlia Zahara insieme per i diritti delle donne: l’impegno e la lotta

Angelina Jolie e Zahara Pitt
Angelina Jolie e la figlia Zahara Pitt-Jolie si sono recate insieme a Washington, nella sede del Senato americano, per sostenere la legge sulla violenza contro le donne

Unite da un legame fortissimo e da ideali profondi: Angelina Jolie e la figlia Zahara Pitt-Jolie percorrono un cammino virtuoso, sfruttando la loro posizione mediatica e il loro ruolo di spicco nella società per raggiungere obiettivi fondamentali per tutte le donne.

A dimostrarlo è l'ultima apparizione delle due a Washington: Angelina e Zahara, infatti, si sono recate insieme nella sede del Senato americano per sottolineare l'importanza del Violence Against Women Act, meglio noto come Women Act o VAWA.

L'impegno di Angelina e Zahara per le donne

Angelina Jolie si è già esposta sull'importanza del Women Act. Negli scorsi mesi ha chiesto a gran voce ai senatori di co-sponsorizzare e approvare il disegno di legge che si prefigge di portare avanti e avvalorarne la riautorizzazione e l'ampliamento.

Sì, perché il VAWA, deve ancora essere migliorato per rispondere alle più attuali esigenze in termini di violenza di genere, soprattutto per ciò che concerne abusi e violenze all'interno delle mura domestiche. E la Jolie sta sottolineando l'importanza di accelerare i tempi e di non lasciare nulla al caso. Per rafforzare la sua posizione, l'attrice ha deciso di portare con sé la figlia Zahara.

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Una scelta tutt'altro che casuale se si pensa che la ragazza è una strenua sostenitrice di questa causa sociale e che già nel dicembre 2021 aveva accompagnato la madre a incontrare Sheila Jackson Lee, membro della Camera dei Rappresentanti per lo stato del Texas e co-sponsor del Violence Against Women Act.

Le toccanti parole di Angelina Jolie in Senato

«Il motivo per cui molte donne, ancora oggi, si battono per uscire da situazioni di abuso è che sono state fatte sentire inutili. D'altronde, quando si avverte distanza e silenzio da parte di un Congresso, che per oltre un decennio si è rivelato troppo impegnato per rinnovare la legge sulla violenza contro le donne, quel senso di inutilità si rafforza»: con queste parole, Angelina ha voluto ancora sensibilizzare i politici americani.

Ha poi proseguito, dicendo: «Combattere la violenza domestica, le aggressioni sessuali e lo stalking non dovrebbe essere una questione democratica o repubblicana. È una questione di giustizia e compassione. E ci sono persone per cui questo allungamento dei tempi è fatale».

Angelina ha poi terminato, piangendo: «Ci sono donne che non vedranno mai questa legge, perché per loro è già troppo tardi. È ora di fare qualcosa». E, al termine del discorso, la figlia Zahara l'ha aspettata, per regalarle un abbraccio e mostrarle sostegno.

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