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Tra cinema, social e grassofobia: come percepiamo l’obesità?

obesità e grassofobia
01-03-2023
Il 4 marzo ricorre la Giornata Mondiale dell'Obesità: a che punto siamo ? Un sondaggio YouGov racconta come gli italiani percepiscono obesità e grassofobia soprattutto sui social, mentre ha fatto discutere la pellicola The Whale che affronta proprio il discorso dell'obesità

La giornata Mondiale dell'Obesità è stata istituita nel 2015 proprio per puntare i riflettori sulle problematiche correlate all'obesità, non solo come patologia, ma anche come come problema sociale.

Ad oggi l'argomento è più che mai attuale, anche perché c'è sempre più attenzione sul fenomeno della grassofobia, che permea tutta la società e si esplicita in particolar modo tramite i social network.

Proprio di obesità e grassofobia parla anche una pellicola già candidata agli Oscar: The Whale di Darren Arnofsky, con la magistrale interpretazione dell’attore Brandon Fraser. Contestualmente vediamo anche cosa è emerso da un sondaggio promosso dall’americana Allurion e condotto da YouGov, che indaga su
come gli italiani vedono e percepiscono il problema del sovrappeso e dell’obesità tramite i social media.

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La grassofobia nel film The Whale

La grassofobia è al centro delle vicende raccontate nel film “The Whale” di Darren Aronofsky. Il protagonista è Charlie, magistralmente interpretato da Brendan Fraser, che è un insegnante di inglese con gravi problemi di obesità. Charlie è arrivato a pesare 300 kg, non esce mai di casa e ha letteralmente deciso di mangiare fino a morire, portando il peso fisico e psicologico della sua malattia.

Più che mai di attualità nella giornata che la World Obesity Federation ha voluto dedicare alla prevenzione del sovrappeso e dell’obesità e alla sensibilizzazione sull’argomento e sulla malattia che, come dichiara il regista del film Aronofsky, “mostra al pubblico un ritratto di una umanità raramente e negativamente
rappresentata dai media
”.

La grassofobia su Instagram nella percezione degli italiani

L'obesità e la grassofobia sono insomma due temi strettamente collegati e sempre di grande attualità, ma qual è la percezione della questione da parte degli italiani sui social?

Secondo il sondaggio condotto da Yougov per gli italiani è Instagram il social più rilevante nel divulgare informazioni su come affrontare obesità e sovrappeso, segue Facebook e quindi solo per i più giovani Tiktok.

percezione obesita

Il 35% degli italiani (quindi più di un terzo) pensa che almeno uno tra questi tre social abbia un ruolo di rilievo in questa divulgazione. E ancora, molto interessante il dato secondo il quale gli italiani ritengono che durante la pandemia nei social media sia cresciuta l’attenzione per le tematiche legate all’obesità in particolare su Instagram, seguito da Tiktok.

L'obesità su Tik Tok

Il 49% degli italiani ritiene che media e social media rappresentino poco e male le persone sovrappeso e obese. Anzi spesso queste sono presentate in modo negativo o addirittura comico, e un ruolo particolarmente negativo è rivestito da Tiktok, percepito dal 51% degli italiani come il social che peggio rappresenta questa fascia di popolazione. Solo il 19% degli intervistati ritiene invece che abbia un ruolo importante di sensibilizzazione e divulgazione.

Un film contro la grassofobia

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L'interpretazione di Brendan Fraser apre uno spiraglio su una fetta di umanità che di rado era stata raccontata in modo così approfondito. La storia di The Whale fa ben capire come lui abbia fatto suo ciò che sta dietro ai problemi di peso, partendo dalle motivazioni che portano qualcuno a non essere più padrone del proprio corpo.
Queste persone oggi chiedono un aiuto importante ai social media, spesso sono purtroppo responsabili di una percezione molto negativa della malattia.

Ma cosa si aspettano gli Italiani dai social media per migliorare la situazione? Prima di tutto sono richieste attività di divulgazione da account istituzionali soprattutto su Facebook (48% degli italiani), mentre su Instagram il 37% degli interrogati si aspetta campagne di sensibilizzazione da parte di influencers.
In generale l'aspettativa consiste semplicemente nel dare maggiore visibilità nei social a persone obese o sovrappeso, con lo scopo di aiutare a combattere questo stigma (complessivamente lo pensa il 40% - a prescindere dal social network).

Il programma Allurion

L’americana Allurion leader nel settore perdita di peso ha creato e brevettato un programma e un device
non invasivo che permettono di perdere fino al 20% del proprio peso in modo naturale aiutando il
paziente in sovrappeso o obeso a seguire diete alimentari bilanciate. Allurion, che ha appena annunciato
la sua quotazione in borsa ,da quest’anno è partner ufficiale della World Obesity Federation che nel 2015
ha istituito la giornata mondiale del sovrappeso e dell’obesità.
“Il programma Allurion è un percorso di educazione alimentare e perdita di peso” spiega il Dottor Giuliano Ubezio Dietista Allurion “nei primi 4 mesi il paziente si abitua a nuove regole alimentari e in 6 mesi può perdere fino al 15-20% del proprio peso. Tramite il Programma Allurion il paziente è obbligato a mangiare correttamente, comportamento che senza altro mezzo e solo con la forza di volontà sarebbe difficile da attuare e mantenere nel tempo, per questo motivo i risultati ottenuti con questo percorso sono stabili negli anni a venire senza incorrere in ricadute demotivanti e non salutari”.
Maggiori informazioni sul sito: allurion.com/it

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