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Conoscere la gerarchia dei bisogni per migliorare il nostro benessere mentale

gerarchia dei bisogni
26-04-2022
Viviamo ogni giorno nel tentativo -più o meno consapevole- di soddisfare una complessa gerarchia di bisogni necessari per la nostra sopravvivenza fisica e anche per il nostro benessere mentale. Ma quali sono questi bisogni?

Il primo a parlare di gerarchia dei bisogni fu Abraham Maslow a metà del Novecento. Lo studioso, dopo aver evidenziato alcuni bisogni fondamentali dell’uomo, li ha catalogati e classificati per ordine di priorità al soddisfacimento e dunque di importanza. Alla base ci sono i bisogni primari per eccellenza poiché, senza la realizzazione di essi, l’uomo non riesce ad avere motivazioni sufficienti a soddisfare tutti gli altri.

La nostra intera esistenza si basa dunque sulla necessità di colmare una mancanza. Più è impellente questa necessità, più siamo spinti ad agire compiendo azioni in grado di procurare soddisfacimento e benessere. Questa è anche la principale differenza tra desiderio e bisogno. Laddove il desiderio è quasi fine a sé stesso, il bisogno genera forza motrice per raggiungere l’obiettivo.

Cosa sono i bisogni?

Nell’ottica del benessere della persona, il bisogno è la mancanza (o la presunta tale) totale o parziale di alcuni elementi necessari per vivere bene. È un’esigenza che nasce proprio dalla percezione di qualcosa che non abbiamo. Esistono diverse tipologie di bisogni. Ad esempio, i bisogni di origine biologica sono la sete, la fame e il bisogno di riposo. I bisogni di origine psicologica, invece, sono il bisogno di appartenenza, di stima o più in generale di essere felici e hanno origine da una tensione mentale. Da un lato i bisogni riguardano noi stessi, dall'altro la società e il contesto in cui siamo inseriti.

La piramide di Maslow

Abraham Maslow, psicologo statunitense, tra il 1943 e il 1954 si è interrogato sulle cause che spingono l’uomo ad agire in un certo modo. Da questa domanda, è arrivato alla conclusione che l’uomo è mosso da esigenze, ovvero i bisogni, che sono poi il motore di tutta l’esistenza. I bisogni, divisi in primari e secondari, determinano la formazione e la maturazione dell’uomo nel corso della sua vita. Maslow, ha così teorizzato la “Piramide dei bisogni”, individuando cinque differenti livelli di bisogno, dai più necessari alla sopravvivenza dell’individuo, ai più complessi di carattere sociale.

Questi sono:

  • bisogni fisiologici (mangiare, bere, dormire),
  • di sicurezza (avere una casa),
  • di accettazione (relazioni affettive),
  • di autostima (prestigio, successo)
  • di realizzazione (avere un’identità definita in relazione alla società).

La realizzazione completa dell’individuo passa proprio attraverso il soddisfacimento progressivo di questi bisogni. I livelli più bassi della piramide sono costituiti dai bisogni più elementari e sono requisiti fisici di base. Una volta soddisfatte queste esigenze, le persone possono passare al livello successivo di esigenze che coinvolgono maggiormente la sfera psicologica, emotiva e relazionale.

Quali sono i bisogni primari e perché sono fondamentali

Secondo diverse teorie psicologiche, i bisogni primari sono tutti i bisogni necessari per la sopravvivenza e la vita della persona. Nella gerarchia dei bisogni, sono i primi ad essere soddisfatti in quanto, in caso contrario, la stessa persona cesserebbe di esistere. Si tratta perlopiù di bisogni fisiologici e sono detti "primari" in quanto sono anche i primi beni economici ad essere acquistati e consentono di soddisfare la base della piramide di bisogni dell'uomo. A questi, lo psicologo statunitense ha aggiunto anche i rapporti sessuali, non solo come soddisfacimento di un bisogno fisico ma anche per la naturale prosecuzione della specie. Inoltre, un’importante intuizione che ha avuto Maslow, costruendo la sua piramide, è quella di connettere tra loro i bisogni primari e secondari. Infatti l’individuo che non riesce a colmare le necessità primarie non sarà in grado di accedere a quelle superiori. La fame, la sete e il sonno sono fondamentali per l’uomo, se non li ottiene sta male e non riuscirà a pensare ad altri obiettivi come quelli relazionali.

Bisogni fisici e bisogni psicologici: la chiave del benessere

La teoria di Maslow nel corso degli anni ha subito diverse critiche da parte di altri studiosi. Ad oggi, possiamo dire che è una buona base di riflessione circa i bisogni e le necessità dell’uomo, tuttavia in un mondo sempre più interconnesso e globalizzato, dove le relazioni con l’altro sono al centro di qualsiasi dinamica sociale e individuale, è troppo esemplificativo ridurre i bisogni primari dell’uomo a quelli fisiologici o di sicurezza.

Bisogni come quelli di stima e appartenenza, stanno diventando sempre più necessari per il benessere dell’individuo, quasi al pari di quelli fisiologici. Pertanto, viene meno la struttura gerarchica piramidale.

Si parla piuttosto di un coesistenza di bisogni, alcuni più indispensabili di altri ai fini della sopravvivenza in senso stretto, ma tutti comunque necessari. In conclusione, quelli che per molti studiosi sono bisogni secondari, adesso sono sempre più vicini a quelli primari con un conseguente appiattimento della gerarchia dei bisogni. Ciò spinge a sostenete che, per essere delle persone appagate ed equilibrate, si devono poter soddisfare quanti più bisogni possibili e questi non sono solo fisici ma anche mentali. Quello che Giovenale, moltissimi secoli prima, avrebbe definito "Mens sana in corpore sano".

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