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Per liberarci della gelosia retroattiva dobbiamo scoprire da dove arriva

Gelosia retroattiva
La sindrome retroattiva è un problema tanto comune quanto pericoloso. Come affrontarlo nel modo giusto e dire addio alla gelosia!

Che sia in amore oppure in amicizia, la gelosia si può vivere in tanti modi differenti e uno dei più complicati da superare è quello della sindrome retroattiva. Un sentimento ricco di sfaccettature e complesso che, se non viene gestito nel modo giusto, può portare anche a pericolose conseguenze.

Ciò che rende difficile da afferrare la gelosia retroattiva è che riguarda il passato. Dunque persone che hanno fatto parte dell’esistenza del nostro partner o della nostra migliore amica. Presenze di cui sappiamo molto poco e che per questo ci sembrano ancora più pericolose, capaci di mettere in discussione il rapporto che stiamo vivendo.

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Cos’è la gelosia retroattiva

La sindrome retroattiva è un problema molto comune che investe numerosi ambiti relazionali. Non solo l’amore, ma anche l’amicizia, la famiglia o il lavoro. In generale a creare insicurezza è una gelosia nei confronti di un passato che non è stato condiviso con l’altro. Da ciò derivano una sofferenza che può sfociare persino nell’ossessione e una grande insicurezza. Combattere contro degli spettri affettivi, d’altronde, è pressoché impossibile.

Come riconoscere i sintomi

Quali sono i sintomi della sindrome retroattiva? Di solito ci si sente insicuri, si ha la sensazione di essere inferiori all’altro da tutti i punti di vista, sia estetico che intellettuale. Sensazioni sgradevoli che provocano una spinta possessiva ossessionante.

Chi soffre di gelosia retroattiva si sente messo costantemente in secondo piano e non riesce a gestire in modo sano le sensazioni che prova, finendo per scaricare sugli altri la propria frustrazione.

Quali sono le cause della gelosia retroattiva

Ma quali sono le cause della sindrome retroattiva? Dietro questo problema ci sono numerosi fattori. Il primo riguarda l’esclusività. Spesso questo sentimento è innescato da un desiderio di possesso e di dominio, in particolare quando ci si trova di fronte a qualcuno con un ego dominante.

A questi aspetti se ne aggiungono altri. Prima di tutto la necessità di sentirsi migliori, ma anche di “vincere” contro qualcun altro. Sentirsi “prescelti” e “vincenti” infatti provoca una sensazione di appagamento. In questo modo però si tende a perdere di vista il vero fulcro della relazione, che non dovrebbe certo essere la competizione, bensì la condivisione.

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Come uscirne

La gelosia retroattiva può rivelarsi in molti casi particolarmente dannosa. Spesso infatti chi ne soffre ha scatti d’ira, perde di lucidità e sperimenta uno stato perenne di ansia. Un comportamento che finisce inevitabilmente per mettere a rischio sia il rapporto con l’altra persona che la propria stabilità mentale.

Il primo passo per uscirne è, senza ombra di dubbio, quello di riconoscere di avere un problema. Una presa di coscienza che consente non solo di guardare da un’altra ottica la situazione, ma anche recuperare in qualche modo la lucidità perduta.

Solitamente chi soffre della sindrome retroattiva ha una certa difficoltà a lasciarsi andare e desidera mantenere a tutti i costi il controllo. Questo punto di partenza dunque si rivela essenziale. Il lavoro da fare, ovviamente, è molto lungo. Il consiglio è, come sempre, quello di rivolgersi a uno specialista per comprendere la radice profonda di questa sindrome.

Gli step per superarla

La gelosia retroattiva il più delle volte è piuttosto subdola ed è fondamentale riconoscerla subito per affrontarla. Solitamente inizia con un semplice pensiero che, a poco a poco, si insinua sempre di più nella mente della persona, provocano uno stato emotivo di sconforto e ansia. Come spezzare questo pericoloso ciclo? Agendo per step, in modo da spezzare le catene della gelosia che tengono imprigionata la persona.

  • Non indagare

Lascia perdere domande e interrogatori sul passato, coinvolgendo magari anche conoscenze in comuni, ad esempio i parenti.

  • Non assillare

Ossessionare l’altra persona con continui quesiti e domande trabocchetto non è affatto una buona idea. Si rischia infatti non solo di scatenare apprensione e fastidio, ma anche di provocare litigi. Ma soprattutto ricevere risposte tutt’altro che positive.

  • Stai alla larga dai social

La tentazione di spulciare i profili Facebook o Instagram in questi casi è tanta, ma è sempre meglio non farlo. Il pericolo è quello di finire ad analizzare foto, video e informazioni alla ricerca di qualcosa, finendo irrimediabilmente per ricamarci sopra.

  • Non rinfacciare il passato

Se la persona a cui tieni si sentirà sotto attacco tenderà a chiudersi e ad arrabbiarsi con te. Evita quindi di rinfacciargli cose che ha fatto in passato e su cui, evidentemente, non ha più alcun controllo.

  • Non provare a scatenare gelosia

Alcune volte, complice la disperazione causata dalla sindrome retroattiva, si finisce per provare a far ingelosire l’altro, magari parlando di relazioni passate – nel caso di un partner – o di grandi amicizie – nel caso di un’amica. Un errore enorme: ferire l’altro non ti farà stare meglio.

  • Ammetti di avere un problema

Come anticipato in precedenza, ammettere di avere un problema è il primo passo per riuscire a sconfiggere il tarlo della gelosia. Un imperativo per vivere bene i rapporti con gli altri, costruendo relazioni sane ed equilibrate, ma soprattutto per essere davvero felici.  

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