Quando si parla di stress, un’emozione che ormai fa parte del quotidiano di molti di noi, si tende a generalizzare sotto questo termine qualsiasi manifestazione di malessere causata da circostanze esterne che impattano sul nostro benessere generale, sia in termini fisici che psicologici. Una generalizzazione che, anche se non andrebbe fatta, ha qualcosa di vero. Perché lo stress, se si parla di distress, è tutto questo e molto di più. Ma cos’è il distress?
Si tratta essenzialmente della forma più negativa dello stress e che si pone in contrapposizione all’eustress, che è invece l’aspetto positivo dello stesso, un alleato che ci permette di crescere e di migliorarci, soprattutto nella gestione di questo tipo di emozioni.
VEDI ANCHELifestyleSi può usare il sesso come un antistress?Cos’è lo stress
Ma andiamo con ordine e focalizziamo come prima cosa su cos’è precisamente lo stress. Si tratta della risposta fisiologica e psicologica che il nostro corpo mette in atto in modo istintuale ogni qualvolta si trovi in una situazione percepita come pericolosa per se stessi, difficile da gestire o superare e che si pone come una sfida.
Un‘emozione che suscita tutta una serie di reazioni e che si manifesta con delle reazioni istintuali tipiche tra cui:
- l’aumento della frequenza cardiaca (ovvero la tachicardia);
- una maggior produzione di adrenalina e cortisolo (gli ormoni associati allo stress);
- uno stato di vigilanza e attenzione maggiore e sempre crescente;
Ma attenzione. Perché quando si parla di stress e di questo genere di reazioni, si deve anche specificare che queste si possono provare sia in termini positivi, che come detto vengono raccolte sotto la definizione di eustress, o stress positivo, e sotto quella di distress, ovvero lo stress negativo che è poi quello a cui quasi tutti ci riferiamo quando parliamo di stress in generale.
Cos’è il distress
Quando si parla di distress, quindi, ci si riferisce a quelle sensazioni che si provano quando ci si trova di fronte a situazioni inattese, incontrollabili e non desiderate. Quelle che sostanzialmente si è costretti ad affrontare senza che questo generi in noi nessuna emozione positiva, ma che al contrario ci risultano sgradevoli o addirittura ingestibili o insormontabili.
Eventi che possono generare incertezza nel soggetto che li vive, aumentando la sua insicurezza e mettendolo nella condizione di dubitare di se stesso, arrivando anche a far perdere il controllo della situazione e provocando una pessima gestione delle reazioni che la situazione stessa provoca in chi la vive.
VEDI ANCHELifestyleTre modi per capire davvero quando lo stress sta diventando tossicoDi fatto, quindi, il distress è il risultato della percezione negativa dei fattori di stress da parte del soggetto (percezione che, in un'altra persona, avrebbe potuto essere positiva e che, quindi, risulta totalmente soggettiva).
Come si manifesta
Come detto, quando si vive una condizione di distress, il soggetto tende a manifestare tutta una serie di “sintomi” tipici, che però vengono percepiti come negativi, generandone di nuovi e sempre più impattanti se non li si riesce a gestire.
- Oltre a quelli già citati e immediati, tra i sintomi più comuni del distress, ci sono:
- l’abbassamento dei livelli di energia;
- dolori fisici legati alla tensione, come quelli alla schiena o al collo;
- mal di testa;
- sudorazione;
- difficoltà digestive;
- perdita di appetito;
- stanchezza;
- disturbi del sonno;
- vertigini;
- problemi sessuali;
- agitazione e irrequietezza costante;
Ma anche e per via della sua influenza sull’organismo:
- difficoltà mnemoniche;
- invecchiamento precoce;
- difficoltà nelle relazioni con gli altri;
- depressione.
Uno stress che fa male, quindi, che porta malessere e che, se perpetrato, porta con sé anche un logorio continuo a livello sia fisico che mentale in chi lo vive. Fino anche a problemi gravi (come appunto gli stati depressivi).
Come liberarsi dallo stress
Ma nulla è irrimediabile o ingestibile, nemmeno il distress. Per combattere lo stress nella sua forma negativa, infatti, è possibile intervenire, in primo luogo cercando di rendersi più consapevoli e autonomi nella gestione delle emozioni. E poi - più nello specifico - mettendo in atto tutta una serie di piccole strategie molto concrete che possono aiutarci a stare meglio velocemente, e che possono diventare vere e proprie abitudini. Vediamo quali sono:
- Attività fisica
Dedicare il giusto tempo al movimento è un buon modo per produrre sensazioni di benessere per mente e corpo, aumentando la propria energia e migliorando la propria visione del mondo e di sé.
- Esercizi di respirazione
Imparare a respirare con il diaframma, in modo da rallentare l’atto stesso della respirazione e infondendo una sensazione di quiete e tranquillità sia al corpo che alla mente.
- Meditazione
È di grandissimo aiuto meditare e focalizzarsi sul momento presente, sul qui e ora, liberando la testa dai pensieri e riportando in uno stato di quiete, andando così anche a diminuire le reazioni fisiche generate dallo stress vissuto;
- Dormire
Migliorare la qualità del sonno è possibile, tanto per cominciare dedicandovi le giuste ore, costruendo una routine prima di coricarsi, dedicandosi ad attività rilassanti, mangiando in modo leggero la sera.
- Vita sociale
Coltivare le relazioni sociali è qualcosa che ci fa stare meglio, così come condividere ciò che si sente e chiedere aiuto agli altri quando necessario.
- Imparare a lasciar andare
La premessa per imparare a farlo è connettersi davvero con sé stessi, dando un nome a ciò che si sente e di conseguenza imparando a lasciarlo andare, vivendolo come qualcosa di passeggero ma che non fa parte di sé.
In generale dovremmo entrare nell'ottica che ogni cosa più avere almeno due chiavi di lettura e che la possibilità di trasformare il distress in eustress è dentro di noi, basta solo sceglierla.