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C’è una grande differenza tra nervosismo e ansia ed ecco perché è importante conoscerla

Ragazza agitata
21-04-2022
Ansia e nervosismo sono condizioni di disagio psico-fisico, ma non sono affatto sinonimi: ecco quali sono le caratteristiche principali che permettono di distinguere tra nervosismo e ansia

Spesso vengono usati come sinonimi, ma non è corretto: tra nervosismo e ansia, infatti, c’è una bella differenza. Certo, si tratta di due condizioni molto simili, entrambe fanno riferimento a uno stato psico-fisico non sereno. Per di più, hanno sintomi simili (anche se, in realtà, una è sintomo dell’altro). Tuttavia, si distinguono per alcuni aspetti fondamentali.

Comprendere le differenze tra nervosismo e ansia non è una semplice questione puramente linguistica. Nella vita, infatti, conoscere con precisione le caratteristiche dell’una e dell’altra condizione permette di capire meglio il malessere e la sua gravità.

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A dare adito all’errata quanto diffusa convinzione secondo cui nervosismo e ansia siano sinonimi c’entra anche l’uso improprio dell’uno e dell’altro. «Mi fai venire l’ansia»: quante volte diciamo o ci sentiamo dire questa frase, quando magari stiamo insistendo con un’amica per conoscere i dettagli del suo appuntamento o del suo prossimo esame? Ecco, questo è l’esempio di come venga usato il termine ansia in modo improprio. Dal punto di vista colloquiale, è molto efficace dal punto di vista comunicativo. Al contrario, in questi casi, sarebbe molto più corretto parlare di stress o nervosismo.

Nervosismo o stress

Un’altra questione, correlata alla confusione linguistica, riguarda anche il termine stress, a sua volta usato come sinonimo. Per esempio, la frase di prima è frequente tanto quanto «Mi stressi». È lampante che il significato della frase è lo stesso. Ma, in un certo senso, è più corretta la seconda espressione.
Nervosismo e ansia, infatti, non sono sinonimi. Nervosismo e stress, invece, potrebbero essere (quasi) sovrapponibili.

Le differenze principali tra ansia e nervosismo

Nervosismo e ansia, dunque, non sono la stessa cosa. Ma quali sono gli aspetti fondamentali che rendono differenti queste due condizioni simili?

  • La causa

Una delle differenze principali tra nervosismo e ansia sono le cause. Nel primo caso, infatti, risulta abbastanza facile identificare la causa (del nervosismo). Con l’ansia, invece, è molto più complicato. In generale, si può dire che il nervosismo (o stress) si manifesta in determinati contesti stressanti (sovraccarico lavorativo, rottura sentimentale, etc). Si tratta di situazioni oggettive che determinano uno stato di nervosismo che, tuttavia, si risolve con il risolversi della causa. Per esempio, una sera sei nervosa perché hai avuto una brutta giornata: il mattino dopo ti sentirai molto meglio. L’ansia, al contrario, è uno stato di malessere diffuso, di cui è difficile identificare la o le cause e che permane anche quando lo stress è scomparso.

  • I fattori scatenanti

Oltre alla causa, anche i fattori scatenanti sono importanti per distinguere nervosismo e ansia. In generale, lo stress (o nervosismo) dipende da fattori esterni, cioè eventi o situazioni contingenti alla quotidianità (il lavoro, una separazione, un trasferimento, etc). L’ansia, invece, è innescata da fattori interni della persona che la prova, che quindi sviluppa pensieri e sensazioni angosciose, indipendentemente dall’ambiente circostante.

  • Le emozioni

Un altro elemento che distingue nervosismo e ansia sono le emozioni predominanti. Nell’ansia l'emozione principale è la paura, nello stress (o nervosismo), invece, sono le preoccupazioni a fare da padrone. Nello specifico, nel caso dell’ansia, la paura è un’emozione che dura a lungo e si espande, tanto che viene spesso descritta metaforicamente come «una sensazione di pericolo imminente che tende a crescere come una palla di neve che poi diventa una valanga di paura generalizzata» (che si può manifestare con attacchi di panico). Nel caso di nervosismo, invece, le preoccupazioni hanno spesso la precedenza, le quali in genere ruotano intorno alla situazione scatenante.

  • La percezione del tempo

Secondo gli psicologi, a fare la differenza tra nervosismo e ansia è anche la percezione del tempo. Si dice, infatti, che nell’ansia ci sia eccessiva preoccupazione per il futuro, mentre nello stress (o nervosismo) è il presente a essere troppo focalizzante. Quindi, una differenza tra lo stress e l’ansia riguarda come si rapportano al tempo.

L’ansia è un «eccesso di futuro» nel senso che spesso è una risposta alle preoccupazioni, insieme all’idea di non essere in grado di fronteggiare cose che ancora non sono accadute (ma che succederanno e saranno terribili). Ricordiamoci, appunto, che la paura è l’emozione predominante in chi soffre di ansia. Al contrario, lo stress è un «eccesso di presente», poiché la preoccupazione di inadeguatezza che accompagna il nervosismo è legata a situazioni reali che stiamo vivendo. Un esempio per cogliere la differenza tra nervosismo e ansia? Una persona è stressata quando arriva in ritardo a un incontro importante perché ha avuto degli imprevisti lungo la strada (ritardo di un autobus, scarpe rotte, etc). Una persona è ansiosa se si preoccupa incessantemente dei (possibili) imprevisti che potrebbero capitarle quando ha un incontro importante.

  • La durata dei sintomi

I sintomi dell’ansia sono quasi identici a quelli dello stress: insonnia, difficoltà di concentrazione, affaticamento, tensione muscolare e irritabilità. A rendere diversa una condizione dall’altra è la loro durata nel tempo. Il nervosismo e l’ansia, come abbiamo visto, hanno cause diverse. Lo stress è legato a un evento stressante, e scompare con la conclusione dello stimolo (per esempio, la visita dal dentista). L’ansia, che invece è causata da fattori interni, perdura a lungo. In un certo senso, quando lo stress si cronicizza, potrebbe subentrare l’ansia generalizzata. Ecco perché è importante conoscere le tecniche di gestione dello stress: per far sì che non si trasformi in una situazione di lunga durata e di ansia (da trattare con un terapeuta).

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