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Come si riconosce un sorriso finto: ecco un metodo infallibile

sorriso finto
06-06-2024
Sorriso vero o sorriso finto? Questo si che un dilemma. Ma non se si sa come riconoscere gli uni dagli altri. Ecco come fare!

Vi è mai capitato di trovarvi davanti a una persona e di non capire se quello che vi sta riservando è un sorriso finto o vero? Certo, a volte è difficile capirlo e con grande probabilità vi è già successo mille volte senza che nemmeno ve ne siate resi conto, ma di fatto accade molto più spesso di quanto si possa immaginare. Come dire, non sentitevi i soli ad aver ricevuto un sorriso finto, perché molto probabilmente sono molti di più questi piuttosto che quelli veri.

Ma andiamo con ordine e cerchiamo di capire come fare per riconoscere un sorriso finto e a quali indicatori prestare attenzione.

Qual è il significato del sorriso?

Partiamo con il dire che esistono diverse tipologie di sorriso e che solo il sorriso di piacere viene associato a emozioni positive, gli altri no.

Il movimento delle labbra in quello che noi tutti identifichiamo come sorriso, infatti, non è la sola espressione facciale associata all’atto del sorridere. Nel 1862, l'anatomista francese G. B. Duchenne notò che il muscolo orbicolare oculare, quello che circonda l'occhio, si muove nei sorrisi che si verificano con un piacere spontaneo, ma non nei sorrisi in posa o in quelli che chiamiamo sorrisi finti (come quelli di circostanza, quelli fatti per far piacere ecc.)

Una scoperta che è stata confermata in seguito e che è valso a Duchenne il riconoscimento del suo nome alla tipologia di sorriso da lui identificata, di godimento, che è oggi chiamato sorriso di Duchenne.

La differenza tra un sorriso di piacere e un sorriso finto, quindi, ha origine proprio a livello della neuroanatomia funzionale. Per semplificare il concetto, possiamo dire che ci sono due percorsi neurali distinti per una tipologia di sorriso piuttosto che per gli altri e che mediano diverse espressioni facciali. In un percorso si generano espressioni facciali volontarie e intenzionali, mentre nell’altro sarebbe del tutto azioni facciali involontarie ed emotive.

I primi, quelli volontari e quindi finti, hanno origine nella fascia motoria corticale del cervello e arrivano al viso attraverso il sistema motorio piramidale. Quelli involontari, invece, collegati all’emotività e spontanei, nascono principalmente dai nuclei sottocorticali e arrivano al viso attraverso il sistema motorio extrapiramidale.

Come si riconosce un sorriso finto da uno di piacere

Ma come si fa, quindi, a riconoscere visivamente un sorriso finto rispetto a uno che falso non è?  Durante l’atto del sorridere, se c’è assenza di movimento nella parte esterna del muscolo che orbita intorno all'occhio si può dire con quasi assoluta certezza che si tratta di un sorriso finto.

Quando si sorride in modo lieve o moderato, è facile accorgersi della mancanza di questo movimento (anche perché non si vengono a formare la tipiche zampe dd gallina intorno agli occhi che un sorriso vero produce).

In un sorriso volutamente più ampio, invece, si andranno a produrre tutti questi segni tipici dei sorrisi veri, cosa che renderà più difficile riconoscere gli uni dagli altri. Difficile ma non impossibile. Anche in questo caso, se ci si trova di fronte a un sorriso finto, ci sono degli indicatori che ce ne danno traccia. Un fra tutti un leggerissimo abbassamento delle sopracciglia e della pelle tra il sopracciglio e la palpebra superiore (la piega di copertura dell'occhio). Un particolare difficile da cogliere anche perché l’attenzione è spesso al sorriso stesso e non al resto del volto,  ma che ci da comunque modo di capire a che tipologia di sorriso stiamo assistendo.

Com’è un sorriso vero

Allo stesso modo, poi, quando si è di fronte a un sorriso di vero piacere, la pelle sopra e sotto l'occhio viene tirata verso il bulbo oculare, un movimento che comporta dei cambiamenti visibili sul volto come:

  • le guance sono tirate verso l'alto;
  • la pelle sotto l'occhio può apparire leggermente più gonfia;
  • la pelle sopra l'occhio è leggermente tirata verso il basso e verso l'interno
  • la palpebra inferiore si muove verso l'alto;
  • appaino le rughe a zampa di gallina all'angolo esterno dell’occhio stesso;
  • le sopracciglia si muovono leggermente verso il basso.

Tutti segnali che lo distinguono da un sorriso falso. Come dire, anche in questo caso gli occhi sono davvero lo specchio di ciò che si prova, anche quando si tratta di sorridere.

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