Chi sta bene con se stessa non deve dimostrare niente a nessuno, perché con la sua semplice esistenza rende possibile quello che, a tanti, sembra impossibile: è in pace.
Stare bene non significa smettere di vedere le cose che non vanno, né infilare la testa nella sabbia e ignorare caparbiamente la realtà circostante. Significa lavorare su di sé per imparare ad accettare tutto ciò che può ostacolarci o rendere difficile la nostra giornata, e affrontare le asperità con determinazione e, senza sbilanciarci troppo, un pizzico di entusiasmo.
VEDI ANCHELifestyle6 abitudini che ti faranno capire cosa significa davvero essere una persona risoltaCom’è fatta la felicità?
Stare bene con se stessi è un esercizio quotidiano che passa dalla consapevolezza delle proprie capacità, dei propri limiti, e si ferma là dove è ragionevole pensare che la felicità debba fare un passo indietro. Chi sta bene con se stesso non è una persona sempre felice: è una persona che ha trovato la serenità di accettare quello che non può cambiare.
È un percorso lungo, pieno di inside e ostacoli, dove il lamentarsi e il compiangersi sono sempre dietro l’angolo: coperte calde pronte ad avvolgerci per permetterci un po’ di autocommiserazione che non porta da nessuna parte, ma ci dà quel momentaneo sollievo.
La felicità è fatta della vita, e di ciò che si vuole da essa. Non si può essere sempre felici perché altrimenti la felicità stessa perderebbe di significato. La tristezza è parte integrante della vita di chi sta bene con se stesso, così come la rabbia. La differenza con tutti gli altri è che queste persone hanno gli strumenti per affrontare gli stati umorali complessi con più entusiasmo ed energia.
Chi sta bene con se stesso è gentile
Non c’è niente di più disinteressato di una parola gentile, anche quando non si è al 100%. La consapevolezza che le parole gentili possono cambiare, anche di un pochino, il corso della giornata di qualcuno è il primo passo verso un mondo migliore. Trattare con educazione e gentilezza, o addirittura con un sorriso, chi incontriamo per strada, i commessi di un negozio o i nostri colleghi è un modo sano per gestire le relazioni e per lasciare una buona impressione.
Chi sta bene con se stesso sa che la gentilezza è un’arma potente, e non ha bisogno di uscire dai gangheri per ottenere ciò che desidera. Guardare gli alti con bontà e lungimiranza, senza giudicare, è il primo passo per dare il giusto valore alle piccole cose che ci rendono felici ogni giorno. Sono piccole, sono tante e bisogna saperle cercare nei posti giusti. Però ci sono, ci sono davvero!
VEDI ANCHELifestyleLa sensazione di non essere “brava” abbastanza ti perseguita? Affrontala cosìChi sta bene con se stesso non ha bisogno di attirare l’attenzione
I coup de théâtre sono la specialità delle persone che non trovano pace nella loro quotidianità. Sono un sintomo, e non un modo di essere. Chi sta bene con sé, non ha bisogno di richiamare l’attenzione per sentirsi importante, o anche solo visto. Ha tutto quello che gli serve e, se ha bisogno dell’attenzione di qualcuno, riesce a catturarla senza un gesto sfrontato, maleducato o melodrammatico.
Il senso di questo paragrafo è che chi sta bene, bene davvero, non ha bisogno di giustificare o giustificarsi, e i suoi comportamenti (indipendentemente dalla loro qualità oggettiva) sono sempre validati dalla sicurezza nei propri mezzi, o comunque nell’impegno investito nei progetti.
Non ha paura di far valere i suoi diritti
Chi ama il suo lavoro, ama la sua vita e soprattutto ama se stesso non soffre della sindrome dell’impostore e, soprattutto, vive in una situazione privilegiata e quanto più possibile distante dalle asperità della discriminazione. Non è sempre facile, specialmente se si è donne e se non si è bianchi.
Il coraggio di reclamare ciò che spetta di diritto è un atto politico e sociale. Diritti di lavoratrice, di madre, di moglie, di compagna, diritti di identità. Il coraggio dietro a queste lotte non può mai essere sottovalutato e, soprattutto, deriva dalla certezza di avere un valore, e dare un valore alla vita delle persone che ci circondano. Pensiamo alla forza dietro questo pensiero: io ho un valore, e così tutti gli altri. Queste sono le fondamenta dietro una persona che punta ad essere felice e stare bene con chi è, indipendentemente dai suoi natali o dalle circostanze che l’hanno portata a lottare.
Stare bene con se stessi richiede un percorso lungo, spesso difficile, in cui si fanno tanti passi avanti e tanti passi indietro. C’è chi sta bene con se stesso a 20 anni, e c’è chi invece raggiunge questo stato di grazia dopo i 60. Ci sono persone che non ci riusciranno mai. Non è un buon motivo per smettere di lottare per l’unica cosa che vale la pena: te stessa e ciò che rappresenti.