Molti di noi credono che sia più difficile cambiare comportamento quando si invecchia: le consuetudini, i modi di fare e di pensare, l’educazione, sono parte di quello che siamo, e si instaurano in maniera molto radicata in noi, tanto che crediamo che, soprattutto le cattive abitudini, siano difficili da estirpare.
Eppure, la ricerca suggerisce che la terapia è altrettanto efficace per le persone più grandi quanto lo è per i giovani, e quindi il nostro comportamento può essere sempre soggetto a cambiamenti, anche radicali. Per dirne un'altra: le persone anziane hanno ancora la capacità di apprendere, potrebbe essere semplicemente più lenta a causa dei cambiamenti cognitivi legati all’età.
VEDI ANCHELifestyleCome usare le critiche in modo costruttivo e trasformarle in cambiamentoÈ possibile cambiare comportamento crescendo?
Siamo portati a credere che cambiare il nostro comportamento e la nostra vita sia più difficile man mano che cresciamo. Eppure, come già abbiamo accennato, gli studi dimostrano il contrario, e non dobbiamo farci ingannare dal processo più lento dovuto all’età, la capacità di apprendere non è qualcosa che scompare. Per questo anche crescendo siamo in grado di imparare cose nuove così come di modellare il nostro comportamento, anche se, come nelle persone più giovani, una buona fetta di predisposizione al cambiamento dipende dal proprio carattere.
La terapia come fonte di cambiamento
È stato dimostrato come la terapia sia un modo efficace per aiutare anche le persone di età avanzata a modificare stile di vita, reazioni, atteggiamenti, relazioni con i propri sentimenti, negativi o positivi che siano. Dopotutto, la psicoterapia è il luogo in cui le persone vanno non solo per esplorare il proprio io e esternare dubbi, paure, aspettative, ma anche per cambiare.
Gli studi ci spiegano che gli adulti più anziani hanno le stesse probabilità di beneficiare del trattamento rispetto agli adulti più giovani. Quindi, se la terapia è altrettanto efficace per gli anziani quanto lo è per i gruppi di età più giovani, significa che siamo tutti capaci di cambiare, indipendentemente dal numero dei nostri anni. Una volta dimostrato questo, è bene ricordare che il resto dipende da noi: se siamo più aperti al cambiamento, se siamo motivati a farlo, o se siamo ostinati sulle nostre posizioni.
Quando siamo meno propensi al cambiamento?
Le persone più grandi sono più lente ad apprendere dal feedback, ovvero dal riscontro che viene dato loro sul comportamento, o nei test cognitivi, o nelle spiegazioni dell’utilizzo di apparecchi (come quelli elettronici) rispetto ai più giovani. Questo non vuol dire che non imparino in queste situazioni; certamente lo fanno, ma ci vuole solo un po' più di tempo. Questo accade perché crescendo attraversiamo una serie di cambiamenti cognitivi, come la riduzione della memoria a breve termine o una maggiore lentezza nell’elaborazione delle informazioni.
Ma solo perché crescendo potremmo impiegare un po’ più di tempo per imparare qualcosa di nuovo, non significa che il cambiamento comportamentale non avvenga, anzi il contrario. Lo stimolo che riceviamo è diverso, e anche il modo di recepirlo: imporre un cambiamento a un bambino, che sta imparando a muoversi nel mondo, è diverso da farlo con una persona più grande, che ha ripetuto quel comportamento o quella azione per tutta la vita.
VEDI ANCHELifestyleCome capire se sei intrappolata nella tua comfort zoneI punti di forza delle persone più grandi
Ci sono punti di forza unici che si acquisiscono con l'età, che possono aiutarci maggiormente per apprendere e apportare cambiamenti comportamentali. Ad esempio, le persone più grandi mantengono alti livelli di intelligenza cristallizzata, che consiste in conoscenze generali ed esperienze accumulate nel corso della vita. È il tipo di intelligenza che ti aiuta a cambiare una gomma durante una tempesta di neve.
Tutta la conoscenza e l’esperienza possedute dalle persone più avanti con l'età possono essere utilizzate per apprendere nuove competenze, e a loro vantaggio. Non solo: più cresciamo e più miglioriamo nel porci degli obiettivi e nell’impegnarci per raggiungerli. Le ricerche fatte negli ultimi anni suggeriscono che gli adulti più anziani hanno maggiori probabilità rispetto ai giovani di fissare obiettivi basati sui loro valori intrinseci (ad esempio, il benessere) rispetto a quelli estrinseci (ad esempio, il denaro), che sono associati a un cambiamento comportamentale più duraturo. Le persone più avanti con l’età dimostrano anche un livello più elevato di impegno nel raggiungere i propri obiettivi rispetto ai giovani adulti.
Insomma, se vi state ancora chiedendo se è troppo tardi per smussare quegli angoli del carattere così duri per tutti, per aprirsi a nuove esperienze e stili di vita, o per imparare a suonare uno strumento o una nuova lingua, sappiate che non lo è (quasi mai), se siete ben disposti e aperti al cambiamento.