
Vi è mai capitato di non riuscire a raggiungere un obiettivo che vi eravate prefissati a causa di tutta una serie di impedimenti nati dal nulla? Vi siete poi resi conto che siete stati proprio voi a non permettervi di arrivare al traguardo tanto ambito? Se si, allora avete vissuto una o più esperienze di autosabotaggio.
L’insieme di tutte quelle azioni, comportamenti, atteggiamenti e/o pensieri che si fanno e che si mettono in atto in modo autonomo (consapevolmente e non) e che vanno a ostacolare il raggiungimento dei propri obiettivi, sogni e desideri a lungo termine.
Dopo tutto come diceva anche Nietzsche “il peggiore nemico che puoi incontrare, sarai sempre tu per te stesso”. E di fatti, l’autosabotaggio, è proprio una delle manifestazioni che dimostrano quanto, a volte, l’ostacolo più grande alla propria felicità e realizzazione lo si possa trovare unicamente in se stessi. Ma perché lo facciamo? E perché, nonostante la voglia di arrivare, ci si rema contro da soli fino al punto di abbandonare l’idea, vedendola scomparire davanti noi?
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Come detto, quando si parla di autosabotaggio, si intendono tutte quelle azioni e simili compiute in modo più o meno consapevole, che portano a limitare, ostacolare o impedire il raggiungimento dei propri obiettivi. Il tutto fatto in modo autonomo, come una vera e propria lotta silente contro se stessi.
Anche se l'autosabotaggio è inconscio nella maggior parte dei casi, possiamo fare lo sforzo di riconoscerlo focalizzando sui nostri comportamenti e attitudini. Di seguito abbiamo raccolto le modalità più comuni e i più classici esempi di autosabotaggio:
- la tendenza preoccuparsi sempre per ogni cosa;
- l’aver paura di fallire;
- il non essere capaci di dire di no (agli altri ma anche a se stessi);
- giudicarsi e/o criticarsi continuamente;
- il paragonarsi agli altri, alla loro vita, ai loro successi, ecc.;
- avere la tendenza al perfezionismo e al controllo di ogni cosa;
- il procrastinare;
- il non finire ciò che si è iniziato;
- il piangersi addosso.
Tutti atteggiamenti e modi di fare che indicano chiaramente il tentativo di autosabotarsi o l’inclinazione a farlo. Ma perché accade? E soprattutto, è possibile prenderne coscienza e smettere di farlo?
Le cause: perché ci autosabotiamo
Tra le cause alla base dell’autosabotaggio e che maggiormente influiscono in favore di questo mood assolutamente controproducente, la prima è senza dubbio la speranza o l’illusione che, così facendo, ci si protegga dal soffrire e da situazioni potenzialmente pericolose.
Limitandosi all’interno della propria comfort zone ed eliminando dalla propria vita l’incertezza e il fallimento (ma anche il successo e la possibilità di provare e scoprire cose nuove). Ma non solo.
Oltre a questo, chi tende all’autosabotaggio è possibile che abbia:
- una forte paura verso l’ignoto e il cambiamento;
- la sensazione o convinzione di non meritarsi nulla di più di quello che ha già;
- una bassa autostima e percezione di sé;
- una tendenza all’ansia per la quale si preferisce abbandonare prima di raggiungere il traguardo che ci si era prefissati;
- la predisposizione a vedere gli aspetti negativi e/o i fallimenti della propria vita piuttosto che quelli positivi, focalizzandosi su quelli e vivendo in una sorta di circolo vizioso.
Tutti aspetti e cause che alimentano l’autosabotaggio ma dalle quali è possibile liberarsi, permettendosi di spiccare il volo e raggiungere finalmente gli obiettivi tanto desiderati.
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Soluzioni all'autosabotaggio
La prima cosa da fare per eliminare la propria tendenza all’autosabotaggio è quella di riconoscere a se stessi che l’unico impedimento e ostacolo reale della propria vita lo abbiamo di fronte ogni volta che ci guardiamo allo specchio. Un atto di profonda consapevolezza e onestà verso se stessi, ma che sta alla base della risoluzione della cattiva abitudine di auto sabotarsi.
Non sono ammesse giustificazioni, quindi, o per lo meno è importante smettere di farle. Imparando a guardarsi dentro, comprendendo l’origine della propria “voglia” di mettersi in bastoni tra le ruote e lavorando per eliminarla. E questo è possibile farlo anche facendosi aiutare da un esperto e/o uno psicologo.
Un altro modo per smettere di autosabotarsi, poi, è iniziare a guardare il successo con occhi diversi, senza paura e senza addossarsi troppe aspettative. Ma vivendolo come un qualcosa che ci si merita e che evolve insieme a voi. Nulla di complicato, quindi, ma solo la naturale conseguenza di ciò che già siete e dell’impegno che mettete nel fare le cose.
Infine, è importante ricominciare o iniziare a rendervi conto di quanto sia bella la vita che vivete e che potreste vivere se solo la smetteste di impedirvelo. Dandovi la possibilità di esplorare cose nuove e di assaporare ciò che porta con sé il cambiamento e l’assenza di paura verso un futuro che sarete voi a scrivere. E che sarete sempre voi a raggiungere con forza, determinazione e quel pizzico di follia, che sa rendere tutto più divertente e appagante.