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È giusto “vendicarsi” dopo un tradimento? E in che modo?

bambola voodoo per vendicarsi dopo un tradimento
31-01-2023
Chi non ha mai sognato di vendicarsi a seguito di un tradimento scagli la prima pietra. Ora che siamo tutti disarmati, dobbiamo valutare la possibilità che la vendetta non sia la risposta giusta

Chi non ha mai preso in considerazione l'idea di vendicarsi dopo un tradimento? Cosa c’è di giusto nella vendetta, e in che modo essa può essere fonte di giustizia? Molte persone sperimentano questo desiderio, in tutti i suoi aspetti - e ne abbiamo avuto un esempio celebre di recente con Shakira, che si è letteramente vendicata del suo ex raccontando le sue magagne in mondovisione in una canzone che è subito diventata hit.

La reazione generale è stata molto polarizzata, e ci dice molto di come percepiamo il tradimento, e aun eventuale vendetta. Qualcosa che in qualche modo è "sgradevole", brutto da fare, ma a ben vedere anche "giustificato". Ma è davvero così?

Tieni presente che due torti non fanno una ragione, e da qui iniziamo a formulare una via d’uscita razionale al malessere che forse stai provando se sei stata tradita.

La parola vendetta ha trovato accoglienza anche in inglese, tale e quale, perché è un concetto molto italiano di procurarsi la commisurata soddisfazione (o anche non commisurata) dopo aver subito un torto. Ciò detto, vendicarsi dopo che il partner ci ha tradito non è la strada giusta per recuperare una relazione.

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La vendetta è un istinto naturale da tenere sotto controllo

Trovare soddisfazione. Vendicarsi è un concetto che ci sembra così naturale e umano da farci sentire un impulso immediato. Chi sente il bisogno di ripagare con la stessa moneta, o di rendere pan per focaccia, sta attivando uno dei meccanismi fisiologici più naturali che ci sono. Si sta difendendo sferrando un attacco. Questo comportamento permette, almeno in un primo momento, di fare in modo che tu ti senta di stare riprendendo il controllo della tua vita.

Se lui mi ha tradito, mi vendico. Ebbene, questa vendetta, questa estemporanea presa di controllo della propria vita, questa decisione nata dall’impulso di ferire chi ci ha ferito, è alla base della celebre legge del taglione. Un’antica legge per cui ai ladri venivano tagliate le mani, per esempio, e a cui oggi si rifanno alcuni proverbi di uso comune, come “occhio per occhio”.

La vendetta può provocare un transitorio sentimento di rivalsa sul partner che ti ha fatto un torto. Tuttavia, vendicarsi dopo un tradimento non aiuta la relazione a ripararsi, e probabilmente non è di aiuto nemmeno se la relazione è ormai finita. La vendetta non aggiusta qualcosa che si è rotto, anche se non per colpa tua. Da qui si aprono tante strade diverse, tenendo presente che comunque vada, alla fine, la decisione spetta a te. Che tu tradisca o no, adesso potrai assumere il controllo della situazione e decidere cosa ne sarà del futuro insieme.

Vale la pena vendicarsi dopo un tradimento?

Il momento della scoperta del tradimento di solito non è così sorprendente, se ci si ferma un attimo a pensare. Forse accanto a te c’è un traditore seriale, oppure il rapporto ha manifestato delle carenze. Che sia colpa tua o colpa sua, alla fine, non ha alcuna importanza. Il tradimento è una conseguenza e il punto di partenza per nuove considerazioni sulla relazione stessa. La prima delle quali è: ne vale la pena di stare con questa persona?

Rifletti per un po’ su quello che ti è accaduto e come è accaduto. Se pensi che il tradimento possa rovinare il resto della relazione, non ti sbagli affatto. Ti ha tradita e adesso te lo dice perché si è pentito, o magari lo hai scoperto. Non ha nessuna importanza. Nel momento in cui decidi di tradire, hai automaticamente deciso anche che la relazione potrebbe raggiungere una conclusione. Per quanto violenta e tumultuosa.

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Se pensi che il rapporto non valga qualche sofferenza – considerazione perfettamente accettabile dopo un tradimento – è giunto il momento di chiudere e passare oltre.

Perdonare o vendicarsi dopo un tradimento

Il perdono non è meno scontato della vendetta. Quando si pensa al perdono, lo si riconduce al dovere sociale e morale di ogni individuo di essere tollerante con le persone che lo circondano. Tuttavia, quando perdoni con la testa e non con il cuore ti causi una violenza non indifferente. Quando accetti di buon grado che la vendetta non è un’opzione e scegli il perdono perché ti sembra l’unico modo di riparare la relazione, dovrai farlo assicurandoti di non fare torto a te stessa.

Inizia a percepire e studiare l’accaduto, prendendo in considerazione prima di tutto quello che provi, e poi – solo alla fine – quello che reputi sia giusto fare. Le relazioni che non superano un tradimento sono molte, e non c’è niente di male a voltare pagina. Parimenti, il perdono non è uno stato di grazia in cui avvolgi il tuo partner. È innanzitutto una consapevolezza di sé che ti fa dire: sì, mi ha tradito, ma capisco perché l’ha fatto e voglio perdonarlo perché è giusto così. Ricordati che l’unica persona con cui starai davvero fino alla fine dei tuoi giorni sei tu. Se pensi di poter perdonare, vuol dire anche che riuscirai in qualche modo a lasciarti alle spalle l’accaduto per sempre. E non è facile.

Evita la paranoia del tradimento

Uno dei primi problemi che ti troverai ad affrontare dopo un tradimento sarà per l’appunto il bisogno di riprendere il controllo. C’è chi opta per la vendetta, e chi invece si tortura nei pensieri tristi e sceglie di controllare ossessivamente chi ha vicino.

Queste sono alcune delle possibili conseguenze della perdita di fiducia: un primo segnale che il rapporto è finito.

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