Una categoria per non categorizzarsi, è questo quello che si intende quando si parla di genere non conforme. Detto anche "gender-non-conforming", non si sta parlando di un prodotto difettoso da farsi rimborsare, ma di un'etichetta da assegnare a chi "esce fuori dai binari".
Si tratta di tutte quelle persone che sentono di non rientrare nel binarismo di genere, e non solo. Infatti, essere non conformi ad un genere è un aspetto talmente vago, che varia a seconda del luogo e del gruppo a cui si appartiene. Ma che significa esattamente e che legame c'è con l'essere transgender?
VEDI ANCHELifestyleDa She/her a Them: perché è importante dare valore ai pronomi sui social e sapere cosa significanoChe cos'è l'identità di genere?
Prima di affrontare il nostro focus, è necessario far chiarezza su cosa sia l'identità di genere e quante tipologie di genere esistano. L'identità di genere è la percezione che ognuno ha di sé, a prescindere dal sesso biologico assegnato alla nascita. Non va confusa con l'orientamento sessuale, che individua invece il genere per cui una persona prova attrazione.
È per questo motivo che, soprattutto negli ultimi anni, sono stati definite tante categorie corrispondenti a diverse identità di genere.
La grande famiglia degli LGBTQIA+
L'acronimo LGBTQIA+ serve a designare tutte quelle categorie di persone che per identità sessuale o orientamento sessuale non aderiscono alle "norme" del binarismo di genere (per quanto riguarda l'identità) e dell'eterosessualità (per quanto rigaurda l'orientamento sessuale). Tra queste troviamo:
Eterosessuale (Cisgender), detto anche "Cishet", corrisponde al genere che si rispecchia in tutto e per tutto nel proprio corpo e nel proprio orientamento sessuale.
Omosessuale (gay e lesbiche), appartengono a questa categoria, invece, quelli che sono attratti da persone dello stesso sesso.
Bisessuale, è chi non fa distinzione di genere e può essere attratto contemporaneamente da ambo i sessi.
Transgender o transessuale, è quella persona che nasce in un corpo a cui non si sente di appartenere e per questo avvia una vera e propria transizione genetica per intervenire anche a livello fisiologico.
Genderqueer, queer, non-binary, o enby dall'abbreviazione "NB", è la categoria appartenente a tutti quelli che preferiscono non etichettarsi con alcun genere, rifiutando la classica visione binaria dell'orientamento sessuale.
Genderfluid, quelli che sentono di appartenere alla categoria dei gender fluid, già da come si immagina, sono coloro che percepiscono il proprio genere in maniera fluida, e che si riservano la libertà di sentirsi un po' uomo o un po' donna a seconda delle situazioni e dei momenti.
Agender, sempre appartenente alla categoria dei non-binary, chi si definisce agender non appartiene a nessuna categoria, né in un verso, né in un altro. La sua sessualità è neutra e indefinita.
Intersessuali o intersex, le persone intersessuali sono quelle che nascono già con apparati genitali ambigui, ibridi. Quelli che hanno un'anatomia che non corrisponde ai cromosomi sessuali e hanno, per esempio, un corpo maschile ma con un utero femminile.
Che significa genere non conforme?
Dopo aver fatto questa panoramica, quindi, andiamo a vedere cosa significa "genere non conforme" e chi appartiene a questa categoria.
A dirla tutta, quella del significato di gender non-conforming è una questione aperta da anni che continua il suo dibattito fino ad oggi. Chiamatasi anche identità di genere non binaria, con questo concetto ci si riferiva, all'inizio, a tutti quegli individui (biologicamente maschi o femmine) che adottavano dei comportamenti considerati non conformi al genere assegnato alla nascita.
Oggi questo termine si è un po' esteso, abbracciando tutte le categorie di genere che non seguono, appunto, la tradizionale visione binaria dei rapporti maschio/femmina. Sono da considerarsi di genere non conforme, quindi, tutti coloro appartenenti a più generi, o direttamente senza genere.
Gender non-conforming: etichettamento o riconoscimento?
Vivere in una società in continua evoluzione ma, nella quale, cadere negli stereotipi è all'ordine del giorno, può essere controproducente. Se da un lato è utile fornire una definizione anche approssimativa dei sessuali, dall'altro lato potrebbe trovare terreno fertile l'innata propensione della nostra società a etichettare e a categorizzare fino ai limiti dell'isolamento.
Infatti, tutte le categorie sopracitate devono essere prese nel loro mutamento, rifiutando la tendenza all'assegnazione dei soliti ruoli oppressivi, e utilizzandole come punto d'inizio per chi ha necessità di ritrovarsi e definirsi. Sempre e soltanto come mezzo di riconoscimento della propria individualità e mai come strumento di marginalizzazione ed esclusione. Concetto, per i più, più facile a dirsi che a farsi!