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Queste sono le 5 fasi che tutti attraversiamo dopo la fine di un amore

Donna triste
La fine di un amore si può superare? Non sarà semplice, ma se affronterai con coraggio tutte le fasi del lutto riuscirai a tornare a vivere (e amare)

Come superare la fine di un amore? Quando scriviamo la parola “fine”, soprattutto se la scelta della rottura è stata unilaterale, il dolore che proviamo è così forte da poter essere paragonato a quello di un lutto.

Certo, la persona che amiamo non è morta, ma è scomparsa comunque dalla nostra vita, lasciando un vuoto difficile da colmare e costringendoci a fare i conti con sentimenti come il dolore, la disperazione e l’incertezza del futuro.

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La fine di un amore

Ma se la fine di un amore fa così male, è anche vero che tutto questo si può superare. Un giorno dopo l’altro, un passo dopo l’altro, sino ad arrivare ad un nuovo equilibrio e a una consapevolezza rinnovata. Se la tua relazione è appena terminata e ti chiedi cosa ne sarà di te, sappi che ne uscirai, ma anche che dovrai affrontare un percorso.

Non ti mentiamo, sarà lungo, tortuoso e in alcuni tratti non lineari, cadrai e ti rialzerai, ma alla fine sarai una persona nuova, libera dal dolore e dai rimpianti. Perché proprio come accade per un lutto, la rottura va elaborata nel tempo, passando attraverso cinque fasi ben precise: negazione, patteggiamento, rabbia, depressione e accettazione.

La negazione: “Non posso perderti”

Vivere una storia d’amore – soprattutto se è durata molti anni – significa prima di tutto costruire un futuro insieme, fare progetti e includere il partner in ogni scelta. Quando la relazione finisce tutto questo svanisce nel nulla. La realtà che ti eri costruita va in frantumi, improvvisamente, e fare i conti con ciò che sta accadendo diventa impossibile. I sentimenti che provi sono così dolorosi da risultare ingestibili, così inizi a raccontarti una storia: non è finita. Sei certa che il partner cambierà idea, che la sua sia solo una crisi momentanea e che presto tornerete insieme, più innamorati che mai. Si tratta di una reazione normale e umana di fronte all’abbandono.

Il patteggiamento: “Se tornerai con me cambierò”

Quando ti rendi conto che i sentimenti del partner non sono più gli stessi e che sembra ormai deciso a proseguire la sua vita senza di te, inizia la fase del patteggiamento. La negazione della realtà viene sostituita dalla convinzione di poter cambiare le cose e dalla speranza che se cambierai, se farai tutto ciò che l’altro vuole, tornerà da te e tutto si aggiusterà. In questa fase potresti interpretare ogni suo gesto, anche il più piccolo, come un segnale della sua volontà di riprovarci. Si tratta di una speranza illusoria: non puoi convincere qualcuno ad amarti né a tornare da te per pietà oppure con l’inganno.

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La rabbia: “È tutta colpa tua”

Quando l’altro ci rifiuta, quando mette in discussione i sentimenti per noi e comincia a progettare la propria quotidianità (e la vita) senza includerci, è normale provare un senso di frustrazione. Dopo le prime fasi del rifiuto e della negoziazione infatti ti rendi conto che nulla funzionerà e che il partner ha già fatto la sua scelta, nonostante tutto e nonostante te.

In questo momento subentra la terza fase, quella della rabbia. Il risentimento e la collera che covavi da tempo, esplode, portandoti ad accusare l’ex di averti fatto del male, di essersi comportato in modo sbagliato e di aver rovinato una storia d’amore bella come la vostra. Ti arrabbi con lui, ma anche con te stessa, per aver perso tempo con una persona che non ti meritava, per aver investito anni in un progetto fallito e per non aver capito che non ti amava più. Anche la rabbia è funzionale a superare la fine di un amore e a elaborare ciò che è accaduto. Se saprai passarci attraverso (e non sostarci a lungo) ti fornirà gli strumenti per passare oltre e continuare il tuo percorso di rinascita.

La depressione: “Non amerò mai più”

La rabbia è un sentimento che, con il tempo, affatica e stanca. Per questo non potrai sostare in questa fase per molto e presto ti troverai svuotata e stanca in una nuova dimensione, quella della depressione. Una fase dominata dalla tristezza e dalla sensazione che la vita sia ormai finita.

I progetti che avevi sono svaniti nel nulla, la persona di cui ti eri fidata ti ha tradito, lasciandoti sola. Così ti trovi a pensare che non ti innamorerai mai più, che resterai sola per sempre e che in fondo non ci sia nessuno che possa davvero amarti. Un momento buio da vivere e difficile che però offre anche la via d’uscita verso la libertà.

L’accettazione: “La mia vita non è finita”

Spesso la fine di un amore porta con sé pensieri cupi e la sensazione che con la relazione sia terminata anche la tua vita. Ma non è così. Te ne accorgerai nel percorso che ti porterà dal dolore alla rinascita, passando attraverso le cinque fasi del lutto. L’ultima è, appunto, l’accettazione, quella in cui capirai che puoi cavartela da sola e che la tua esistenza, indipendentemente dal tuo ex partner, può continuare. Ricomincerai a fare progetti, a ridere di più, a pensare al domani e, a poco a poco, capirai di aver dimenticato la persona con cui avevi quella relazione e di poterti innamorare di nuovo.

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