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La distanza affettiva non è la fine dell’amore, ma come se ne esce?

distanza affettiva
09-02-2023
L’amore non è un sentimento che nasce ed esiste rimanendo fine a se stesso. La sua esistenza dipende da molti fattori che devono essere coltivati per evitare la distanza affettiva

L’amore non è semplice, e la distanza affettiva non è il frutto di una mancanza d’amore. È la conseguenza del venir meno di uno dei molti elementi che compongono una relazione. In esso troviamo il rispetto, ma anche la comunicazione e la condivisione. Non può neanche mancare l’intimità, sia essa emotiva o sessuale.

In una buona relazione, fatta d’amore, è necessaria una stima reciproca e un duro lavoro che si porta avanti insieme, un po’ ciascuno. Quando uno di questi principi fondamentali comincia a vacillare, si viene a creare una distanza affettiva. Ci si allontana lentamente, senza quasi accorgersi, e un giorno si scopre di stare condividendo il letto con un perfetto sconosciuto.

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Che cos’è la distanza affettiva?

La distanza emotiva si viene a creare quando un legame comincia a sfibrarsi o è sul punto di rompersi. Quando si lascia che la distanza colmi i vuoti e i silenzi, giustificandoli, le relazioni si rompono. Per ricostruire ciò che è arrivato a questo punto occorre molto tempo, molta pazienza e spesso uno sforzo che non si è sempre disposti a compiere.

La distanza affettiva si manifesta quando ti rendi conto che la persona che hai accanto non è più quella di un tempo. Le persone con il tempo cambiano, è vero. In una relazione, tuttavia, questo cambiamento deve in qualche modo essere condiviso attraverso l’intimità e la comunicazione. Quando due persone si allontanano distrattamente, senza parlarsi, il momento della rivelazione può arrivare ad essere uno shock.

La distanza affettiva, o distanza emotiva che dir si voglia, implica un’interruzione della connessione. Ciò si verifica quando lo scambio tra due persone non soddisfa più i propri bisogni emotivi.

Quando la distanza si fa troppa, e sembra incolmabile, la relazione potrebbe essere difficile da recuperare.

Perché prendiamo le distanze?

Ci sono mille motivi per cui due persone cominciano ad allontanarsi, e non sempre è possibile puntare un dito (né produttivo). Ci si allontana perché si ha paura, perché si è insicuri, o perché si sono subite delusioni passate che non si è ancora riusciti a elaborare al 100%.

Si comincia il processo di distacco emotivo quando la comunicazione diventa impossibile o troppo difficile, per mille motivi diversi. Un partner troppo sulla difensiva, o un’incapacità di esprimere i propri sentimenti. A volte si creano dei malintesi che è difficile risolvere con un dialogo aperto, per il semplice fatto che questo dialogo sembra troppo complicato.

I motivi del distacco sono molti, e spesso si sovrappongono tra loro creando un confine netto e difficile da valicare. Quando la distanza è troppa, infatti, sembra troppo difficile trovare i giunti punti di appoggio per tentare un approccio comunicativo.

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Come si riconosce la distanza emotiva?

La distanza emotiva può essere frutto di una mancanza, o del venir meno, della comunicazione. La comunicazione infatti non dovrebbe mai mancare all’interno di una coppia, poiché senza di essa gli irrisolti iniziano subito ad accumularsi. Il rischio è quello di parlare e non capirsi, di litigare, e dunque chiudersi ancora di più perché “parlare è inutile”. Il silenzio a volte è il sintomo di una resa da entrambe le parti: si ha troppa paura di finire in una discussione spinosa, e si sceglie dunque di glissare.

Il problema è che chi desidera risolvere i suoi conflitti dovrebbe sempre parlare. La comunicazione è uno scambio, mutualmente utile, che permette alla coppia di raggiungere un compromesso o un accordo. E permette ai partner di spiegare le loro posizioni. Quando anche questo, per qualsiasi motivo, appare troppo difficile, è giunto il momento di riflettere sulla propria relazione.

La distanza emotiva può anche essere frutto di un problema assai più grande, dovuto per esempio a una forma di vendetta. Se la persona che abbiamo accanto, per esempio, ci ha tradite, potremmo decidere di ripagarla con un silenzio profondo e che isola. Tuttavia la ripicca non è mai il modo giusto per salvare la relazione. È solo un espediente di gratificazione immediata che, spesso, ci fa sentire male nel lungo periodo.

La distanza emotiva o intima come un sintomo

A volte la mancanza di intimità è segnale di qualcosa di più profondo che sta accadendo all’interno della relazione. Quando il distaccamento provoca disattenzione, e poi indifferenza, bisogna chiedersi se qualcosa è andato storto, e quando.

Senza intimità una relazione sentimentale non può essere considerata tale. Bisogna evitare che la relazione raggiunga questo punto di non ritorno (o quasi), prendendo di petto la faccenda. Discutere del raffreddamento della storia è il primo passo per capire se c’è qualcosa da salvare. A volte questo è possibile attraverso lunghe conversazioni. Altre volte, invece, può essere necessario rivolgersi a un terapista di coppia. Non c’è niente di male nel farsi aiutare da un professionista e anzi, l’impegno dimostra che c’è ancora qualche speranza!

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