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Un uomo felice: Un film che scherza sull’identità transgender per farsi beffa dei pregiudizi

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Un uomo felice è il film con Fabrice Luchini e Catherine Frot che arriverà nei cinema italiani a breve. Racconta la storia di una donna che, dopo quarant’anni di matrimonio e pur amando il marito sindaco, annuncia di essere un uomo.

Esce il 9 marzo nei cinema italiani, distribuito da Teodora Film, Un uomo felice, un imperdibile commedia con Fabrice Luchini e Catherine Frot. Con intelligenza e ironia, il film affronta temi attualissimi e mette alla berlina i tanti pregiudizi che circondano l’identità di genere.

La trama del film Un uomo felice ruota intorno a Jean e alla moglie Edith. Jean è il sindaco conservatore di una cittadina francese e, proprio all’inizio della nuova campagna elettorale, sua moglie Edith, dopo quarant’anni di matrimonio e tre figli, gli annuncia di essere un uomo. Dopotutto, lo è sempre stato nel profondo del suo essere e vuole finalmente iniziare un percorso di transizione. La notizia sconvolge la vita di Jean e scatena una travolgente serie di equivoci, ma sarà infine Jean, e non Edith, a dover rimettere in discussione le proprie convinzioni.

Ritrovare la propria identità

Per il film Un uomo felice, gli sceneggiatori Guy Laurent e Isabelle Lazard si sono ispirati alla storia di un loro amico, che ha iniziato la transizione di genere all'età di cinquant'anni e ha fatto di tutto per preservare il suo matrimonio. “So che si tratta di un argomento sensibile ma la commedia resta uno strumento meraviglioso per affrontare temi caldi come questo, nella speranza di dimostrare che in realtà non dovrebbero esserlo”, ha sottolineato il regista Tristan Séguéla.

“Fin dall'inizio del film, Jean riceve questa notizia sconcertante: come reagirà? Questa è la domanda che Un uomo felice si pone di continuo, e, al di là delle apparenze, è Jean che dovrà mettersi in discussione, non Edith. Ed è ovviamente sempre di lui che ridiamo, mai con lui. Sono stato molto attento alle risate che avrebbe potuto provocare il personaggio di Edith/Eddy: mi sono assicurato che non si cadesse mai nella presa in giro. Pur essendo una commedia, spero che il film faccia riflettere”.

Il poster italiano del film Un uomo felice.
Il poster italiano del film Un uomo felice.

Due protagonisti irresistibili

Protagonisti del film Un uomo felice sono Fabrice Luchini e Catherine Frot, per la prima volta insieme sullo schermo. “È stato entusiasmante lavorare con due attori come Fabrice Luchini e Catherine Frot”, ha evidenziato il regista Séguéla. “Di Catherine sono sempre stato un fan: la sua sensibilità, la sua profondità, il suo modo di rendere unico ogni ruolo che interpretala rendono una grandissima artista. Sapevo anche che avrebbe conferito al suo personaggio una forma di delicatezza e di femminilità che non erano scontati”.

“Quanto a Fabrice, cosa posso dire se non che è un monumento di finezza, intelligenza, dolce follia e umorismo? Un umorismo che non conosce volgarità. Chi meglio di lui poteva rendere irresistibile un personaggio a tal punto intrappolato in vecchi pregiudizi?”.

Il percorso che fa Jean (con l’aiuto del suo vice, impersonato da Philippe Katerine) non sempre è lineare. Per prima cosa, convince Edith/Eddy a nascondere a tutti la sua transizione. Poi, con le spalle al muro, mette in atto una strategia del tutto machiavellica. “Jean compie un viaggio piuttosto incredibile che passa dal panico al cinismo per arrivare a capire che è intrappolato dall’amore e dai sentimenti.

Tuttavia, l’aspetto più difficile per il regista è legato alla creazione del personaggio di Edith/Eddy. “La prima domanda che mi sono posto è stata: chi è questa persona che passa dall’essere la moglie del sindaco a essere un uomo? Come si veste? Cosa fa con i capelli?”, ha aggiunto il regista. “Edith è una bella donna, una brava moglie, una madre devota, un’elegante giocatrice di golf. Eddy, invece, è un uomo o almeno pensa di esserlo. Ho allora immaginato Catherine Frot con una silhouette leggermente velata, in trench, in jeans e con scarpe senza tacchi. Con i capelli non troppo lunghi e il viso appena truccato, fino a quando non entra in scena Eddy e rimescola le carte”.

Tristan Séguéla, regista del film Un uomo felice.
Tristan Séguéla, regista del film Un uomo felice.

Il gruppo di sostegno

Nel film Un uomo felice, Edith/Eddy e poi Jean prendono parte a un gruppo di sostegno di persone transgender. “In quelle era importante per me che tutte le attrici e gli attori fossero persone transgender o non binarie. Abbiamo fatto provini a oltre cento persone, è stato un processo lungo ma il risultato è speciale, è uno di quei momenti che amo molto in cui realtà e finzione si intrecciano”, ha dichiarato Séguéla.

“Recitare in questo film, da attrice, è stata una sfida. Non ho mai avuto paura di infrangere un tabù”, ha detto l’attrice Catherine Frot. “Non prendiamo in giro le persone transgender: vogliamo far conoscere a tutti, semmai, come l’identità trans possa in un certo senso essere anche divertente. La disforia di genere è stata a lungo taciuta e, nonostante oggi se ne parli, sono in tanti a non comprenderne la natura. Prendiamo semmai in giro lo sgomento, l’ignoranza e la confusione di chi è vittima dei propri pregiudizi”.

Un uomo felice: Le foto del film

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