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Tutto è possibile: Una storia d’amore oltre tutte le barriere

Prime Video propone il film Tutto è possibile, diretto da Billy Porter. È la storia d’amore tra un’adolescente transgender nera e un coetaneo musulmano che, con gioia, abbatte ogni stereotipo e pregiudizio.

Tutto è possibile è il film che Prime Video propone in esclusiva dal 22 luglio. È una deliziosa storia di formazione sulla Gen Z che segue Kelsa, una liceale transgender sicura di sé, alle prese con l’ultimo anno di scuola. Il suo compagno di classe Khal si invaghisce di lei e trova il coraggio di chiederle di uscire nonostante la confusione che sa potrebbe crearsi.

Tutto è possibile è, dunque, una storia d’amore che racconta la gioia, la tenerezza e il dolore di un giovane amore. Il film rappresenta il debutto alla regia di Billy Porter, attore e cantante statunitense noto per la serie tv Pose e per aver interpretato il ruolo di una fata madrina non-binary in Cenerentola con Camila Cabello.

Il coraggio di amare

A prima vista Tutto è possibile, il film targato Prime Video, sembra una storia d’amore giovanile come tante altre. Tuttavia, il regista Billy Porter ci tiene a sottolineare che il lungometraggio è prima di tutto una storia unica sia per gl* adolescenti transgender sia per la comunità trans nel suo insieme. “Tutto è possibile è una storia sul coraggio di amare”, ha commentato. “Penso che sia giunto il momento di mostrare le diverse forme di amore che sperimentano le persone trans. Per la prima volta, abbiamo voluto una protagonista transgender che è supportata e sostenuta dalla famiglia e dagli amici: non è qualcosa che si vede tutti i giorni sullo schermo”. L’obiettivo principale era dunque quello di annientare molti degli stereotipi e dei luoghi comuni con cui le persone spesso emarginate vengono rappresentate sullo schermo.

Per quanto sia un film che racconti di crescita, Tutto è possibile vuole mostrare prima di tutto come anche le persone trans, in particolare le giovani donne trans nere, meritino amore incondizionato e senza riserve. “Kelsa, la protagonista, proviene da una famiglia che l’ha sempre rispettata. Sentendo il bisogno di molte persone transgender di essere rappresentate in maniera nuova e più vicina alla loro realtà, abbiamo voluto che il pubblico vedesse un’altra faccia più accogliente del mondo: forse solo così potremmo illuminare anche le menti più ottuse”.

Tutto è possibile per Billy Porter ha un profondo significato, sia professionale sia personale. “Erano anni che cercavo di dirigere un film ma niente mi convinceva. Fino a quando non ho trovato Tutto è possibile, un film ambientato a Pittsburgh, nei luoghi in cui anch’io sono cresciuto. Pittsburgh fino a non molti anni fa era una delle città più operaie degli Stati Uniti e per questo considerata “povera”. Ho voluto allora dimostrare che la vera povertà è quella di spirito e non quella che porta avanti inclusività e accettazione”.

Ecco perché l’emozione predominante di tutta la storia è la gioia nel dar voce all’esperienza trans. “La democrazia americana è sull’orlo dell’implosione. Da artista, ho la responsabilità di usare la mia arte per rivolgermi alle mie comunità: sono nero e sono gay, dobbiamo continuate a lottare per l’anima della nostra stessa nazione e per le nostre vite. L’arte ci ricorda costantemente che tutti valiamo”, ha aggiunto il regista.

Il regista Billy Porter ed Eva Reign sul set di Tutto è possibile.
Il regista Billy Porter ed Eva Reign sul set di Tutto è possibile.

Un viaggio di gioia

Kelsa, la protagonista del film Prime Video Tutto è possibile, è la tipica adolescente transgender all’ultimo anno di liceo. Ama i social media e li usa per documentare tanti aspetti della sua vita. “Kelsa è una ragazza come tante che vive la sua vita”, ha commentato l’attrice che la interpreta, Eva Reign. “Mi somiglia in molte cose. Cerca di star bene con gli amici e con la madre, ama gli animali ed è felice. Come me”.

Il punto di svolta nell’esistenza di Kelsa arriva quando si rende conto di provare dei sentimenti per un compagno di classe, un ragazzo che pensa provi qualcosa per una delle sue migliori amiche. “Raramente cinema e televisione raccontano le relazioni con al centro adolescenti transessuali, soprattutto sullo sfondo degli ambienti scolastici. Peggio ancora se la protagonista è una giovane donna nera: non mi viene in mente nulla”, ha aggiunto Reign.

Giorno dopo giorno, scopriamo tante cose su Kelsa e su ciò che desidera per il suo futuro, qualcosa che molte ragazze trans nere non hanno tempo di fare. “Kelsa sta percorrendo la sua strada. E il suo è un viaggio meravigliosamente complesso e gratificante”, ha sottolineato l’attrice. “Ha una personalità unica, è facile amarla sin dal primo istante. È destinata a qualcosa di grande nella vita e ha un sorriso che illumina il mondo intero per dimostrare che tutto è possibile anche per una ragazza nera transgender”.

“Essere adolescente è difficile. Sono sicura che molt* adolescenti trans pensano che intorno a loro tutto sia terribile ma grazie a Tutto è possibile capiranno che nel mondo c’è posto anche per loro, non sono sol*: per quanto ci considerino imperfett*, dobbiamo continuare a credere nei nostri sogni e nell’amore. Non lasciamoci travolgere dal dolore, prendiamoci il tempo di capire chi siamo e ciò che vogliamo realmente", ha aggiunto Reign.

Eva Reign e Abubakr Ali in Tutto è possibile.
Eva Reign e Abubakr Ali in Tutto è possibile.

Ama e lasciati amare

L’ispirazione per il film Tutto è possibile, su Prime Video dal 22 luglio, si deve a una vicenda scovata su internet dalla sceneggiatrice Ximena Garcia Lecuona. Su Reddit ha letto la storia di un ragazzo che rivelava quanto gli piacesse una ragazza trans. Come Khal, il protagonista del film, il ragazzo in questione non sapeva come chiederle di uscire chiedendo consigli al web. “Tutti continuavano a incoraggiarlo e dirgli di chiederle di uscire insieme”, ha ricordato la sceneggiatrice. “Si capiva che era un po’ nervoso ma anche che era molto sincero e onesto”.

 Dallo spunto, è la nata la storia per Tutto è possibile, film original Prime Video. Il personaggio di Khal, impersonato da Abubakr Ali, usa internet per rompere il ghiaccio con Kelsa. Ha visto tutti i suoi video su YouTube e ha parlato tantissime volte con lei, eppure non ha mai trovato il coraggio di chiederle di vedersi fuori dalla scuola. È suo fratello Arwin (Naveen Paddock) ad aiutarlo a uscire dall’impasse. “Khal sa di avere una famiglia molto amorevole e solidale”, ha commentato Ali. “Tuttavia, il sostegno dei suoi coetanei significa molto di più per lui. Conoscere persone a caso su internet che lo sostengono lo incoraggia e gli infonde energia”.

Pur sapendo che potrebbe portare caos nella scuola, Khal decide di fare il suo primo passo verso Kelsa. “Se non lo avesse fatto, avrebbe passato tutto il resto della vita a rimpiangerlo o a chiedersi continuamente come sarebbe andata la sua esistenza se lo avesse fatto. Vale sempre la pena di correre il rischio di fare qualcosa per il nostro bene”, ha aggiunto la sceneggiatrice.

“Quella di Khal e Kelsa è molto più di una storia d’amore. È la storia di due persone che, emarginate nel mondo, seguono la loro volontà personale e corrono dei rischi per stare insieme. Khal, musulmano, corre il rischio di non essere compreso, Kelsa quello di capire che merita di essere amata”, ha concluso Eva Reign.

Tutto è possibile: Le foto del film

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