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Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera: su RaiPlay i sogni, le speranze e le paura delle étoile di domani

Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera è la docuserie che, disponibile in esclusiva su RaiPlay dal 21 aprile, racconta i giovani allievi del prestigioso teatro romano. Paure, amori e passioni senza filtro fanno da sfondo al percorso dei ballerini che sognano un futuro sulle punte.

Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera è la docuserie Raiplay composta da 12 episodi che verranno rilasciati in quattro appuntamenti settimanali a partire dal 21 aprile. In ognuno, si presentano i ragazzi che studiano alla scuola di danza del Teatro dell’Opera, una delle più rinomate del nostro Paese.

Gli allievi sognano di ballare sulle punte da quando sono bambini inseguendo le proprie aspirazioni. Sono ballerini che arrivano dall’Italia ma anche dall’estero, tutti mossi dal desiderio di diventare étoile del balletto. Tra speranze e paure, sacrifici ed emozioni, amicizie ed amori, hanno tutti lo stesso obiettivo: esibirsi sul palcoscenico, regalare armonia ed emozionare il pubblico.

Siamo molto felici di raccontare la passione, il coraggio e i passi di danza di questi giovani che lasciano così presto le loro famiglie, le loro città, per approdare a Roma, guidati dal talento e dalla passione”, ha sottolineato Elena Capparelli, Direttrice di RaiPlay e Digital. Le 12 puntate di Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera, suddivise in quattro appuntamenti dalla cadenza settimanale, offrono nelle parole di Capparelli “un ritratto colorato e denso di emozioni, una generazione che davvero siamo orgogliosi di ospitare su RaiPlay.” 

Cosa racconta la docuserie

Nella docuserie Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera, sotto l’occhio delle telecamere, ci appassiona alle vicende di un gruppo di allievi degli ultimi anni di corso, tra i 16 e i 20 anni. I ragazzi sono alle prese con la preparazione di uno spettacolo che richiede allenamenti quotidiani e prove impegnative, con maestri che sono professionisti severi ed esigenti. E, senza filtri, raccontano la loro adolescenza e la loro vita, dentro e fuori dalla scuola.

Quando finiscono le lezioni i ragazzi escono insieme. Alcuni sono amici, tra altri invece nasce l’amore. Qualcuno vive con la famiglia, qualcun altro in collegio con i compagni. C’è chi lavora per potersi mantenere e chi si dedica al proprio canale YouTube per riuscire a raccontarsi.

Nelle 12 puntate vengono fuori turbamenti e pensieri personali dei ragazzi, uniti nel percorso di formazione della propria identità e dalla necessità di trovare il proprio ruolo nel mondo della danza. Ma oltre agli allievi, protagonisti sono anche le loro famiglie nonché i maestri della scuola di danza e la direttrice della scuola Laura Comi.

Scuola di danza - I ragazzi dell'Opera: Le foto di Fabrizio Sansoni

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I primi tre episodi

Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera, docuserie prodotta da Panamafilm e disponibile su RaiPlay, punta i riflettori sul mondo della danza classica un contesto che da sempre appassiona i giovani di tutto il mondo. Non è un caso che film o prodotti con al centro la danza classica si rivelino quasi sempre dei successi, qualunque sia la loro declinazione. Basti pensare al cult Suspiria o al recente esito positivo di Danzando sul cristallo.

Ma a differenza dei film citati, Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera è pieno di valori sani e principi universali che è bello poter condividere. La direttrice Laura Comi e gli insegnanti di danza, Ofelia Gonzalez e Pablo Moret, sono coloro che hanno la responsabilità di formare le étoile del domani trasmettendo loro il giusto senso del sacrificio, della convinzione, del rigore e della disciplina. Divenire professionisti della danza non è un gioco. E, soprattutto, non è come uno di quei talent televisivi in cui il disordine è all’ordine del giorno.

Esistono regole ferree da seguire, a cominciare dalla pulizia, dall’ordine e dalla divisa. Per essere bravi ballerini, occorre essere anche dei bravi sarti. Body, calzamaglia e scarpe devono essere impeccabili. Così come i capelli e l’aspetto fisico. Il corpo è solo il mezzo con cui il ballerino comunica la sua arte, senza vanesia e senza distrazione. Con concentrazione ed energia positiva, i ragazzi devono imparare a gestire l’ansia, a mettere da parte i loro problemi quotidiani e capire che la sconfitta non sempre è sinonimo di perdita.

La competizione sana sta alla base della stessa preparazione. Ecco perché gli allievi e le allieva della Scuola di danza del Teatro dell’Opera sono lontanissimi da certa iconografia cinematografica. Non ci sono isterismi, prime donne o complicazioni psicologiche a prendere il sopravvento. No, ci sono semmai amicizia, complicità e condivisione di intenti. Nemmeno l’organizzazione di uno spettacolo come Coppelia (con i ruoli di Swanilda e Franz da assegnare) mina la serenità con cui i futuri ballerini professionisti vivono i loro legami.

I legami nati tra un plié, un développé o grand fouetté sono di vario tipo. Ci sono le amicizie che prescindono dall’identità di genere, come quella tra Giulia, Antonio e Samuele. Così come ci sono i primi intensi amori giovani, con gioie e qualche discussione. Come quello tra Erika e Micheal, conosciutisi tra le sbarre e le aule della scuola. O come quello in erba tra Carolina e il nuovo arrivato Dario.

Gli allievi sono prima di ogni cosa adolescenti come tanti altri, con le loro storie alle spalle e i loro profili social da gestire. Tutti sono consapevoli che per raggiungere il successo bisogna lavorare sodo, anche a discapito dei propri affetti. C’è chi ha lasciato la famiglia per inseguire il proprio sogno, ritrovandosi anche a lavorare per mantenersi, e chi lontano da casa ha scelto di condividere una stanza di un convitto con le altre compagne. Ma non mancano anche coloro che sono ancora in famiglia, come Micheal e le sue due belle mamme, o chi con la mamma ha un forte legame embrionale, come Valentina, mossa da profonda dedizione per il ballo.

Quello al centro di Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera, su RaiPlay, è un nuovo anno difficile da affrontare. I ragazzi dovranno smettere di essere bambini che eseguono per diventare adulti che interpretano. Sarà il loro rito di passaggio a essere seguito con disarmante naturalezza dalle telecamere, attente a spiarli ma senza cedere mai al voyeurismo. Il risultato porta a un affresco unico e inedito che nemmeno le migliori opere di fiction hanno mai restituito. A dimostrazione di come spesso la realtà superi la fantasia e sia estremamente più ricca.

Ma come comincia la docuserie ideata da Riccardo Brun, Paolo Rossetti e Francesco Siciliano? TheWom.it è in grado di anticiparvi la sinossi dei primi tre episodi.

  • Episodio 1

Gli allievi della scuola di danza, del Teatro dell’Opera di Roma, si preparano per un nuovo anno accademico, molto impegnativo, nel quale dovranno portare in scena uno spettacolo. Nel frattempo, Dario, il nuovo arrivato a scuola, ha già fatto colpo su una delle ragazze del sesto corso.

  • Episodio 2

Un litigio ha allontanato Erika e Micheal e la loro storia d’amore sembra in bilico. Anche Carolina è presa dagli affari di cuore e chiede aiuto alle sue amiche. Intanto la direttrice Comi ha convocato i maestri per pianificare il prossimo spettacolo: Coppelia.

  • Episodio 3

I maestri e la direttrice stanno osservando gli allievi per decidere chi farà parte del cast di Coppelia. I ballerini dell’ottavo corso sono in competizione tra loro perché sperano di essere scelti per i ruoli principali. Intanto, dopo scuola, Erika chiede a Micheal di organizzare un appuntamento per Carolina e Dario mentre Giulia passa la serata con i suoi amici.

Scuola di danza – I ragazzi dell’Opera conta sui nomi di Annalisa Mutariello come capoprogetto e autrice, Claudia Carotenuto come autrice e Mario Pantoni come direttore della fotografia.

Scuola di danza - I ragazzi dell'Opera: Le foto di Jessica Guidi

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Laura Comi.
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Ofelia Gonzalez.
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Pablo Moret.
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