Netflix propone dal 4 aprile la serie tv Ripley. Diretta, sceneggiata e prodotta dal premio Oscar Steve Zaillian, la serie tv Netflix Ripley ci permetterà di immergerci in un viaggio pieno di suspense ambientato in Italia negli anni Sessanta. A guidare il racconto degli otto episodi è l’attore Andrew Scott (visto di recente al cinema nel film Estranei) nei panni del protagonista Tom Ripley, il famoso antieroe creato dalla penna di Patricia Highsmith.
Il Ripley che dà il titolo alla serie tv Netflix è un truffatore che si arrangia nella New York dei primi anni Sessanta. Tuttavia, la sua vita prende una piega inaspettata quando viene assunto da un ricco industriale per recarsi in Italia e tentare di convincere il figlio girovago a tornare a casa. Accettando l’incarico, Ripley entra in una complessa realtà fatta di inganni, truffe e omicidi.
Accanto a Scott, Dakota Fanning interpreta Marge Sherwood mentre Johnny Flynn è Dickie Greenleaf, il ragazzo che Ripley deve cercare. Il cast include anche Eliot Sumner, Maurizio Lombardi, Margherita Buy, John Malkovich, Kenneth Lonergan e Ann Cusack.
Chi è Tom Ripley
Tom Ripley, al centro della serie tv Netflix a lui dedicata, è una figura affascinante e complessa che emerge dalle pagine dei romanzi di Patricia Highsmith, noti collettivamente come la "serie di Ripley". Anche per coloro che non sono familiari con l'opera di Highsmith, Ripley offre un'incursione intrigante nel lato oscuro della psiche umana, mescolando carisma, ingegnosità e una moralità fluida in un personaggio che si è solidamente inciso nel pantheon dei grandi personaggi letterari.
Thomas Ripley è un giovane americano con un passato oscuro e ambizioni ancor più oscure. La sua storia inizia nel romanzo Il talento di Mr. Ripley, dove viene introdotto come un uomo di modesta origine che sopravvive a New York ingannando e manipolando gli altri. Ripley è intelligente, affascinante e dotato di una straordinaria capacità di adattarsi e imitare, qualità che usa per elevare il suo status sociale ed economico. Ma sotto la superficie affabile, Ripley nasconde un cuore freddo e calcolatore, capace di azioni estreme per proteggere i suoi segreti e raggiungere i suoi obiettivi.
Attraverso i cinque romanzi della serie, i lettori seguono le avventure di Ripley in giro per il mondo, dalla soleggiata Italia alla campagna francese, mentre si destreggia tra la vita matrimoniale, il collezionismo d'arte, e le occasionali incursioni nel mondo del crimine. Nonostante i suoi atti spietati e spesso criminali, Ripley è ritratto in modo tale che i lettori non possono fare a meno di trovarlo affascinante. La sua capacità di sfuggire alla giustizia e di vivere liberamente, nonostante i suoi crimini, solleva questioni morali provocatorie che rimangono con il lettore ben oltre la fine della storia.
Il vero fascino di Tom Ripley risiede nella sua complessità come anti-eroe. È allo stesso tempo vulnerabile e invincibile, capace di profonda solitudine e di una freddezza emotiva. Highsmith lo usa per esplorare temi come l'identità, la solitudine e la natura del male, rendendo Ripley un personaggio indimenticabile che trascende il genere del thriller psicologico.
Anche per coloro che di solito non si dilettano con i romanzi di Patricia Highsmith, la serie di Ripley offre un'esplorazione avvincente e profondamente umana dell'ambizione, del desiderio di appartenenza e della lotta interna tra bene e male. Ripley, con tutte le sue contraddizioni, diventa un mezzo per esplorare le profondità più oscure dell'animo umano, invitando a riflettere sulla propria moralità e sulle maschere sociali che tutti indossiamo. Tom Ripley è un'icona che sfida i lettori a guardare oltre la superficie e a interrogarsi sulle verità nascoste nelle ombre della personalità umana.
Ripley in Italia
Tom Ripley, il protagonista enigmatico e multiforme creato da Patricia Highsmith e ora della serie tv Netflix Ripley, vive una storia intricata e pericolosa in Italia, un contesto che diventa quasi un personaggio a sé stante all'interno della narrativa. La storia italiana di Ripley inizia con il romanzo Il talento di Mr. Ripley, il primo in cui appare il personaggio.
Tom Ripley viene presentato come un giovane americano caratterizzato da un'ambiguità morale e da una spiccata propensione all'inganno e al travestimento. La sua avventura italiana prende avvio quando viene inviato in Europa da un ricco industriale, Herbert Greenleaf, con il compito di convincere il figlio Dickie, che vive un'esistenza bohémien in Italia, a tornare in America. Arrivato nel pittoresco villaggio di Mongibello, sulla costa italiana, Ripley diventa rapidamente ossessionato da Dickie e dal suo stile di vita agiato, innescando una serie di eventi che lo porteranno a commettere omicidi freddi e calcolati.
La relazione tra Ripley e Dickie è complessa e si evolve nel corso del romanzo. Inizialmente, Ripley riesce a ingraziarsi Dickie con la sua affabilità e il suo ingegno, diventando suo amico e compagno di vita. Tuttavia, quando si rende conto che potrebbe essere messo da parte, le sue azioni prendono una svolta oscura e disperata, segnando l'inizio della sua doppia vita segnata da inganni e crimini.
L'Italia degli anni '50 e '60, con i suoi paesaggi mozzafiato, i suoi piccoli villaggi costieri e la sua dolce vita, fornisce il contesto perfetto per la storia di Ripley. La bellezza seducente del paese funge da contrasto con la tensione crescente e la psicologia torbida del protagonista. La cultura italiana, con le sue norme sociali e la sua ospitalità, gioca un ruolo cruciale nell'abilità di Ripley di navigare e manipolare le relazioni sociali a suo vantaggio.
La permanenza in Italia è fondamentale per l'evoluzione di Ripley come personaggio. È qui che scopre e perfeziona la sua capacità di adattarsi, di assumere identità altrui e di eludere la legge. La sua esperienza italiana getta, infatti, le basi per le sue future avventure e la sua continua fuga dalla giustizia, facendolo emergere come uno dei personaggi letterari più complessi e affascinanti del XX secolo.
La permanenza in Italia di Tom Ripley si rivela dunque centrale nella sua trasformazione da giovane opportunistico a sofisticato criminale. La Highsmith utilizza l'Italia non solo come sfondo pittoresco per le azioni di Ripley, ma anche come catalizzatore per la sua immersione nel mondo del crimine, esplorando temi di identità, appartenenza e alienazione all'interno di una cornice riccamente descrittiva e moralmente ambigua.