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Il lato segreto di Liliana Segre: Un documentario svela la storia mai raccontata della senatrice a vita

Liliana Segre film
Un viaggio emozionante tra memoria e identità: scopriremo alcuni degli aspetti più intimi e sconosciuti di Liliana Segre, dalla deportazione ad Auschwitz al suo ruolo di icona del pensiero civile italiano, nel film di Ruggero Gabbai presentato alla Festa del Cinema di Roma.

Sarà presentato alla Festa del Cinema di Roma il film Liliana, un documentario dedicato a Liliana Segre diretto da Ruggero Gabbai e prodotto da Forma International con Rai Cinema. Con la consulenza storica di Liliana Picciotto, il film Liliana esplora la straordinaria testimonianza di Liliana Segre, una delle figure più importanti e rispettate dell’Italia contemporanea, senatrice a vita e sopravvissuta all'Olocausto. Il film ripercorre i momenti più drammatici della sua vita, dal suo arresto fino alla deportazione ad Auschwitz, con un particolare focus sul suo struggente addio al padre.

Il documentario si distingue per il suo approccio sensibile e personale, alternando il racconto storico della vita di Liliana Segre con un ritratto contemporaneo e intimo della sua figura. Attraverso interviste, testimonianze di amici, familiari e figure pubbliche di rilievo, il film Liliana cerca di svelare gli aspetti meno noti di Segre, donna straordinaria che continua a trasmettere con passione messaggi di libertà, uguaglianza e memoria storica alle giovani generazioni.

Vediamone il trailer.

La memoria storica

Il cuore del film documentario Liliana si concentra sulla vita di Liliana Segre e sulla sua missione di mantenere viva la memoria storica, soprattutto nelle nuove generazioni. Il racconto si sviluppa in un equilibrio tra passato e presente, alternando la testimonianza della tragedia vissuta durante la Shoah con il ritratto di una donna moderna, che oggi si distingue per il suo impegno civile e politico.

Attraverso le voci di figli, nipoti e personalità come Ferruccio De Bortoli, Mario Monti, Geppi Cucciari, Fabio Fazio, Enrico Mentana e i carabinieri della sua scorta, il film permette di conoscere una Liliana Segre più familiare, privata, ma anche pubblica e determinata nel suo ruolo di figura di riferimento per l’Italia intera.

Uno degli elementi centrali del film è l'accesso a un prezioso archivio di testimonianze, conservate presso il Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea (CDEC). Questi materiali, tra cui un'intervista rilasciata da Segre a Liliana Picciotto nel 1994, costituiscono la base della narrazione. L’uso di questi documenti storici inediti permette di costruire un racconto rigoroso e allo stesso tempo emotivo, intrecciando il passato di Segre con la sua identità contemporanea.

Il regista Ruggero Gabbai ha scelto di raccontare la storia di Liliana Segre attraverso un viaggio nei luoghi più significativi della sua vita, tra cui Pesaro, la sua casa a Milano e il Senato a Roma. I luoghi non solo rappresentano momenti chiave della vita della protagonista, ma diventano anche il mezzo attraverso cui il film ci mostra un aspetto più intimo e sconosciuto della senatrice.

Uno degli elementi narrativi più interessanti è la scissione identitaria vissuta da Liliana: non abbastanza ebrea per gli ebrei, ma esclusivamente ebrea per i cattolici. Tale conflitto interiore, mai del tutto risolto, accompagna la protagonista per tutta la sua vita e viene esplorato con delicatezza nel film.

La regia si concentra anche sulla consapevolezza di Segre rispetto all’importanza e alla risonanza delle sue parole, il che la porta a sentirsi investita di una grande responsabilità nei confronti del pubblico e della storia. La narrazione si articola attraverso testimonianze autorevoli che offrono una prospettiva culturale, sociale e politica sull’impatto di Liliana Segre nella società italiana contemporanea.

Liliana Segre in un frame del film Liliana.
Liliana Segre in un frame del film Liliana.

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Una Voce Corale

La struttura del film documentario Liliana si basa su un montaggio serrato di diverse testimonianze, che si alternano e si intrecciano per creare un racconto corale su Segre. Voci di spicco della cultura, della politica e della società civile, come Ferruccio De Bortoli, Enrico Mentana, Fabio Fazio e Mario Monti, offrono una visione più ampia del contributo di Segre alla storia italiana e al pensiero civile e culturale del Paese.

Il film affronta temi complessi come la discriminazione razziale, l'arresto e la deportazione, il viaggio verso Auschwitz, lo sterminio, la liberazione, la depressione post-bellica e il successivo impegno di Liliana Segre come testimone e figura politica. La narrazione si sviluppa su un doppio binario: da una parte, la dimensione psicologica ed emotiva, dall’altra, la ricostruzione storica accurata e dettagliata degli eventi.

La fotografia e il montaggio rivestono un ruolo cruciale nel documentario, contribuendo a costruire un racconto visivamente potente e emotivamente coinvolgente. La cura dell’immagine è funzionale al ritratto della protagonista, la cui determinazione e forza morale si riflettono nelle scelte estetiche del film. Le immagini, sempre precise e dettagliate, si scontrano con la durezza delle parole di Segre, creando un contrasto tra la perfezione esteriore e il tormento interiore della protagonista.

Il documentario di Ruggero Gabbai non è solo un omaggio a Liliana Segre, ma anche un ritratto profondo e complesso di un’Italia che, attraverso la sua figura, cerca di fare i conti con il proprio passato. Il film pone l'accento sulle ferite ancora aperte del Paese, in particolare sul tradimento della nazione nei confronti di una parte dei suoi cittadini durante la Seconda Guerra Mondiale.

Liliana è un'opera intensa, che stimola una riflessione critica sulla memoria, la giustizia e il senso di appartenenza, offrendo un messaggio di speranza e di rinnovamento alle generazioni future.

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Liliana: Le foto del film

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