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La Abuela – Legami di sangue: Un horror al femminile sulla paura di invecchiare su Rai 4

Paco Plaza, il regista spagnolo della trilogia REC, presenta il suo nuovo film, La Abuela – Legami di sangue, trasmesso da Rai 4. Dietro l’horror, nasconde una storia sulla paura della vecchiaia e sull’ossessione per la bellezza.

La Abuela – Legami di sangue è il titolo del film di Paco Plaza trasmesso da Rai 4 il 17 maggio. Nel film, Susana (Amudena Amor, vista in Il capo perfetto) deve lasciare la sua vita da modella a Parigi per tornare a Madrid. Sua nonna Pilar (Vera Valdez), che l’ha cresciuta come una figlia dopo la morte dei genitori, ha appena avuto un ictus. Susana si mette dunque a cercare qualcuno che si prenda cura della nonna ma, poco alla volta, quelli che dovevano essere pochi giorni da passare con lei si trasformano in un incubo terrificante.

Il regista Paco Plaza è noto per essere uno dei maestri del nuovo horror spagnolo. Nato nel 1973 a Valencia, ha ottenuto la fama mondiale grazie alla trilogia Rec. Il suo talento è stato poi confermato da pellicole come Veronica e Occhio per occhio (disponibile su Netflix).

Il ruolo della musica

In La Abuela – Legami di sangue, proposto da Rai 4, la musica gioca un ruolo importante come in tutti i film di Paco Plaza. Nello specifico, il film inizia con un pezzo di Vainica Doble. “Penso che le canzoni servano a sfidare la nostra memoria emozionale”, ha spiegato Plaza. “Creano un legame con le storie e aiutano a contestualizzarla. La canzone di Vainica suona come un sortilegio, è come una sorta di canto delle streghe: è dolce ma enigmatica. La scena in cui è inserita è stata girata rispettando il suo ritmo”.

Ma c’è anche un’altra canzone all’interno di La Abuela – Legami di sangue che ha un suo peso e appartiene alla band Estopa. “Mi piace usare canzoni pop che permettono di identificarsi con i personaggi”, ha proseguito il regista. “Se poi si aggiunge un poster al muro, si capisce perché quel gruppo o quella canzone fossero così importanti per un’adolescente. Sono dettagli che aiutano a trasformare i personaggi in persone reali, che permettono di immaginarci le loro vite anche al di là di ciò che il film racconta”.

Amudena Amor in La Abuela - Legami di sangue.
Amudena Amor in La Abuela - Legami di sangue.

La paura della vecchiaia

Tuttavia, è una famosa canzone dei Panchos che ha un significato speciale per La Abuela – Legami di sangue e ne anticipa l’argomento del film di Rai 4: la paura del tempo che passa, la vecchiaia. “I miei genitori hanno 80 anni e, tornando a casa, mi ritrovo faccia a faccia con la loro anzianità”, ha raccontato Paco Plaza. “Loro, come tutte le persone anziane, sono il riflesso di ciò che saremo anche noi. Il mio film parla dell’impossibilità di tornare indietro nel tempo. Ho avuto l’idea quando ho cominciato ad assistere al deterioramento delle condizioni di salute di una mia prozia a causa dell’Alzheimer”.

“Mia zia, una donna che era sempre stata dinamica e inattiva, si è ritrovata da un giorno all’altro con lo sguardo perso nel vuoto. Il corpo era il suo ma sembrava una persona diversa. Nel film La Abuela – Legami di sangue, il corpo è una prigione sia per la nonna sia per la nipote, schiava della sua giovinezza, della sua bellezza e del suo essere presa in considerazione solo per il suo aspetto. Il demone del film è dunque la vecchiaia, quella fase di vita che la nostra società demonizza: io stesso, a cinquant’anni, mi vesto come un ventenne per non accettare l’inevitabile, il decadimento fisico e la morte. Sembra che invecchiare sia un peccato mortale”.

Non è poi un mistero che a ispirare il nome della protagonista del film La Abuela – Legami di sangue sia stato il dipinto Susanna e i vecchioni di Artemisia Gentileschi, in cui un gruppo di anziani vedendo Susanna fare il bagno, vorrebbero catturarla per divorarne la giovinezza. Curiosamente, si tratta dello stesso quadro che Anthony Perkins sposta per spiare Janet Leigh in Psyco di Alfred Hitchcock.

Amudena Amor e Vera Valdez in La Abuela - Legami di sangue.
Amudena Amor e Vera Valdez in La Abuela - Legami di sangue.

Il senso di colpa

Un ulteriore tema affrontato dal film La Abuela – Legami di sangue, in prima visione su Rai 4, è legato al senso di colpa che coglie i familiari quando portano le persone anziane a vivere in una casa di riposo. Ha infatti specificato Plaza: “Mentre giravo il mio precedente film, ho trascorso molto tempo nelle case di riposo per anziani. Mi ha colpito come questi si ritrovassero là perché “scartati” dai loro affetti. Nella vita ci spostiamo da una casa all’altra ma, una volta arrivati in quelle strutture, gli anziani si sposteranno solo per andare al cimitero… Credo che noi figli o nipoti si abbia paura di guardare i genitori o i nonni invecchiare e alla prima occasione ce ne “liberiamo” perché non vogliamo più vedere la loro trasformazione. Ma è giusto farlo dopo che loro si sono presi cura di noi per tutta la vita?”.

“Il senso di colpa e tradimento è qualcosa che riguarda soprattutto la nostra cultura cattolica e mediterranea. Gli anglosassoni e i nordici lasciano casa a 18 anni e il loro legame con la famiglia non è dunque così forte come quello dei latini”.

La Abuela - Legami di sangue: Le foto del film

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