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Il respiro della foresta: Una clip in esclusiva del film sul ritiro delle monache tibetane

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Arriva in sala il film evento Il respiro della foresta diretto da Huaqing Jin. Segue da vicino l’esperienza, intima, commovente e filosofica, di migliaia di donne tibetane in isolamento spirituale per cento giorni tra gli altipiani del Tibet. Vi proponiamo una clip in anteprima esclusiva.

È nelle sale da oggi e per tre soli giorni, il film evento Il respiro della foresta di Huaqing Jin. Distribuito da Wanted, è un affascinante e maestoso documentario che tratteggia i particolari dell’annuale ritiro di migliaia di monache tibetane (circa settemila) in piccole abitazioni di legno che puntellano il vasto altopiano del Tibet.

Lavoro di inchiesta sulla fede e sulla filosofia sullo sfondo di un paesaggio ostile, il film Il respiro della foresta vede la telecamera del regista appostarsi nel Monastero Yarchen Gar (nella provincia cinese del Sichuan) per seguire la vita delle donne che, durante i cento giorni più freddi dell’anno all’interno delle capanne improvvisate, imparano profonde questioni di vita o di morte, di sofferenza e guarigione, di karma e conseguenze.

Jin Huaqing, classe 1980, documentarista indipendente e docente cinese di fama internazionale, ha affrontato temi come l'ambiente, i lavoratori e i giovani. Tra i suoi film: Living with ShameBlossom with TearsLament of YumenEndless Road e The Tibetan Girl. I suoi film sono stati selezionati in diversi festival internazionali.

Tra i riconoscimenti che Il respiro della foresta ha avuto si ricordano il Premio per il Miglior Documentario al Golden Horse Film Festival (2021) e il premio Speciale della Giuria al Seattle International Film Festival (2022).

Il poster italiano del film Il respiro della foresta.
Il poster italiano del film Il respiro della foresta.

Una nuova visione delle cose

Nel film Il respiro della foresta si muovono migliaia di donne, molte delle quali a prima vista indistinguibili l’una dall’altro. Superato il disorientamento iniziale, si viene immersi in un’esplorazione intima e introspettiva delle relazioni tra le donne, la cui devozione è travolgente e commovente. La verità della sofferenza sembra il principio cardine che muove la loro religiosità, la stessa che le fa vivere e resistere al rigore di un clima rigido e di un isolamento massimo. “Non c’è sofferenza nel mondo, le persone soffrono solo a causa delle loro ossessioni”, è una delle frasi, ad esempio, dette da una dele suore.

“Nell’inverno del 2014, ho incontrato alcune monache tibetane in una valle desolata a Ganzi, nella regione dello Sichuan”, ha ricordato il regista Jin Huaqing. “Le loro vesti marroni volteggiavano in aria mosse dal vento. Con la brina sulle ciglia, i loro sorrisi erano timidi e innocenti. Ho passato i giorni successivi con loro”.

“La loro pace e il loro affetto hanno fatto aprire il mio cuore. Ho pensato che avrei potuto far provare le stesse sensazioni anche ad altre persone, se solo avessi fatto incontrare loro questo gruppo di naturaliste spirituali, se avessi fatto loro scoprire l’esistenza di questa “foresta religiosa”. Dopo questo primo incontro, ho deciso di passare un po’ di tempo con loro, immergendomi al cento per cento nelle loro vite, e riscoprendo una nuova visione delle cose”.

Ma per filmare le monache il regista ha dovuto superare la loro diffidenza iniziale. “All’inizio erano molto sorprese e addirittura furiose nei confronti di un gruppo di ospiti “non desiderati”. Abbiamo per questo deciso di non portare con noi l’attrezzatura durante le prime visite”, ha raccontato. “Progressivamente, siamo diventati parte delle loro routine quotidiane. Più e  più volte, andavamo nelle loro cucine la mattina presto, ci sedevamo di fronte alla monaca incaricata di pensare al fuoco e stavamo in silenzio, ad ascoltare  lo scoppiettio della legna”.

“Esattamente come loro, sedevamo a gambe incrociate nella sala dei sutra durante il giorno, osservando in giro o anche solo restando fermi. Durante le notti, spesso sedevo con loro e assistevo alle conversazioni con i loro guru. È così che le abbiamo fatte abituare alla nostra presenza e convinte che non avremmo assolutamente disturbato le loro pratiche”.

Il respiro della foresta: Le foto del film

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La clip in esclusiva

TheWom.it vi offre una clip in anteprima esclusiva una clip del film Il respiro della foresta. Un film che ha cambiato l’esistenza dello stesso regista Jin Huaqing. “Sento che non riuscirò ad uscire da quella foresta per il resto della vita”, ha dichiarato. “Nella mia testa, questo è un gruppo di persone spiritualmente ricche e felici. Sono  l’incarnazione essenziale della spiritualità. Ho ritrovato in loro le più pure virtù umane - altruismo, gentilezza, e accoglienza. Se esistessero persone perfette in questo mondo, direi senz’altro siano loro”. Qui, l’elenco delle sale dove è possibile trovare in programmazione il film.

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