Wikidonne, Camelia Boban racconta il progetto nato per diminuire il gender gap nel mondo wiki


Trovare voci che non si cercano, scriverle senza pregiudizi e con attenzione, perché i dettagli contano: con questo obiettivo, Camelia Boban dà vita, nel 2016, al progetto Wikidonne. Affiliate alle iniziative di Wikimedia, associazione di promozione sociale per la raccolta e la diffusione gratuita di contenuti liberi, le wikidonne mettono a segno una rivoluzione a partire dalle parole: la società segna Wikipedia, ma anche Wikipedia può influenzare la società. Ecco perché

Wikidonne – racconta Boban – nasce il 4 agosto del 2016 per partecipare all'editat-a-thon "Her Story" organizzato dalle Nazioni Unite: una particolare tipologia di eventi organizzati nelle comunità di progetti online durante i quali - in sinergia - si creano, modificano e migliorano gli articoli su un determinato tema.

Martin Kraft, Wikimania 2017 Hackathon
Martin Kraft, Wikimania 2017 Hackathon

Ma la scintilla era già innescata, esattamente «un mese e mezzo prima, davanti a una pizza con Stephenson-Goodknight, editor americana particolarmente impegnata ad affrontare i pregiudizi di genere nel mondo wiki e co-founder, insieme a Roger Bamkin, del progetto Women in red».

E, infatti, pochi mesi dopo, la scintilla dà i suoi frutti: nasce Wikidonne e l’user group diventa affiliato Wikimedia. Un progetto concreto capace di rispondere a un’esigenza altrettanto pragmatica:

In Wikipedia in italiano non c’era un progetto simile, dedicato esclusivamente alle donne e alla diversità, nel quale si lavorasse in modo collettivo, costante e strutturato. E ce n'era bisogno invece: le biografie di donne in quel momento erano 14,41% sul totale delle biografie. Oggi siamo intorno al 16%: non soddisfacente, ma un po’ meglio direi

Ripensare il concetto di inclusione

Scrivere per dare forma a un’identità. Se Wikidonne avesse una voce dedicata nell’enciclopedia del futuro, Boban – esperta nelle definizioni dopo anni di esperienza in progetti collaborativi– non ha dubbi:

Includerebbe progetti e comunità impegnati nell'inserimento di contenuti aperti nell'universo dei progetti Wikimedia, soprattutto in italiano, riguardanti le donne, la comunità LGBTQ+, le diverse abilità, minoranze etniche e linguistiche, gruppi non- e sotto rappresentati e altri contenuti legati alla diversità in ogni sua natura

Le caratteristiche di Wikidonne, infatti, si muovono su criteri precisi che partono dalle consapevolezze che si vivono in prima persona. Non è solo importante il “cosa”, ma anche il “come”: «le donne sanno cosa significa essere discriminate (lo sono nella vita, nella società, al lavoro), perciò sanno che è importante cosa si dice, come lo si dice, come lo si rappresenta».

Le wikidonne (le e gli utenti di WikiDonne) – specifica Boban:

sanno che scrivere architettA invece di architettO, direttrice d’orchestra o rettrice invece di direttore d’orchestra e rettore, non è solo corretto e giusto, ma aiuta a consolidare la presenza, la rappresentazione e modi di dire più equi e inclusivi, più rappresentativi e rispettosi delle identità altrui, anche nella società, fuori dall’enciclopedia

Scegliere consapevolmente l’uso che si fa del proprio linguaggio, significa dargli forma:

non si può imporre o esigere di usare esclusivamente il femminile, ma ognuno può decidere di usare una invece dell’altra, facendo nel suo piccolo una piccola rivoluzione

Wikipedia si classifica come fonte secondaria e, in quanto tale, le sue regole prevedono di “prendere atto e registrare la situazione consolidata e portarla nell’enciclopedia così com'è, senza alterazioni”.  Ma, come racconta Boban, la situazione può essere diversa nella quotidianità: «sappiamo che da Wikipedia ci si aspetta qualcosa di non convenzionale e ampio, dato che abbiamo come motto Immagina un mondo in cui ciascuno possa avere libero accesso a tutto il patrimonio della conoscenza umana. In tutte le interazioni, non c’è un flusso unilaterale, unidirezionale, ma c’è sempre uno scambio di “influenza”».

La società segna Wikipedia e Wikipedia influenza la società: «l’enciclopedia libera è il quinto sito più consultato al mondo in Italia, anche perché Wikipedia fa un lavoro di sintesi e di collegamento tra le fonti di ogni tipo, cartaceo o digitale, molto utile per chi fa ricerche e deve approfondire. Se non compaiono su Wikipedia, le informazioni non vengono nemmeno collegate a Wikidata e altri database di dati aperti: per questo è importante allargare la rappresentazione e dare luce alle bio delle donne taciute.

Quanti di noi sanno che alla base del wifi c’è una tecnologia inventata da una donna, così come inventate da donne sono la lavastoviglie, i tergicristalli o linguaggi di programmazione?

Un aspetto fondamentale per muoversi verso la parità di genere, oggi e domani:

la minore presenza di voci femminili priva le bambine di modelli di riferimento femminili (che già non trovano altrove, pensiamo ai libri di testo)

Ampliare la rappresentazione

Per ampliare la rappresentazione delle voci bisognerebbe partire dal significato di inclusivo: «un termine che a volte divide anche persone di buon senso: l’inclusione non viene intesa come assimilazione - che spesso porta all’uniformazione e alla perdita d’identità - ma si usa con il significato di non esclusivo».

In questa direzione, si muovono le ottimizzazioni delle voci in Wikipedia che riguardano i gruppi sottorappresentati, poiché «solitamente si vedono più informazioni di carattere familiare e vita personale nelle bio di donne (moglie, madre o figlia di, è stata sposata x volte, ha avuto x figli ecc.), e meno sulla carriera, rispetto ad una biografia maschile, dove queste informazioni non appaiono quasi mai».

La disparità di genere, in Wikipedia, spiega Boban, ha origini precise che si muovono su piani diversi: «i libri che riguardano biografie femminili - soprattutto su donne del passato - sono pochi e i media non offrono abbastanza copertura all’argomento: di conseguenza le loro storie paiono meno rilevanti e non vengono scritte».

Inoltre, a contare, è anche il lato umano e personale di chi scrive:

la disparità la crea o meno chi decide di usare una voce invece di un’altra mentre scrive. Non ho dati statistici, ma dalle mie osservazioni durante questi 15 anni da wikipedia, direi che le donne tendono a essere più inclusive, a tenere invece di eliminare le cosiddette voci borderline

Aneddoti di vita quotidiana ne sono un esempio: «abbiamo una voce che si chiama Divario di genere in Wikipedia, prima tradotta dalla corrispondente voce in inglese (che lascia intendere anche i pregiudizi), poi riscritta daccapo da una wikidonna, l'utente LorManLor. Considerata irrilevante, autoreferenziale e troppo incentrata su Wikipedia in inglese, nella prima versione tradotta fedelmente è stata cancellata; nella seconda, dove molto era frutto di ricerca sulle fonti dell’utente, abbiamo pensato che l’unico modo per tenerla al riparo di un’altra eventuale cancellazione, fosse salvarla come sottopagina del progetto WikiDonne».

Conoscenza priva di pregiudizi: cosa fare

Il progetto WikiDonne in Wikipedia, oltre a organizzarsi come progetto in Wikibooks e soggetto attivo in Wikiquote, è diventato anche un User Group (affiliato al movimento Wikimedia, riconosciuto ufficialmente da Wikimedia Foundation) e dal 28 settembre 2020 anche un’associazione di promozione sociale:

in questo momento Wikidonne ha tre anime: progetti Wikimedia, UG/affiliato Wikimedia, associazione APS

A tutti e tre si può partecipare come singoli, semplicemente creando un account wiki: ma come contribuire a costruire una conoscenza inclusiva e paritaria? Le indicazioni di Boban a riguardo sono chiare e semplici:

  • Usare le professioni al femminile, perché esistono e sono corrette.
  • Riformulare il testo per ristabilire la neutralità e il distacco: evitare di riferirsi alla biografia con il nome proprio (Anna, Maria ecc) o mettere l’articolo davanti al cognome (La Montalcini, la Hack, la Cristoforetti).
  • Aggiungere alla biografie delle foto rilasciate con licenza libera: le bio con foto sono più accattivanti.
  • Curare le voci (non solo biografie, ma tutto quello che riguarda donne, comunità LGBTQ+, minoranze, i gruppi), ampliare gli abbozzi, correggere gli avvisi, collegare le voci con quelle correlate in modo da essere visibili.

Ma soprattutto, invita a fare Boban:

scegliere di scrivere la biografia di una donna eccezionale e meno scontata: quella che ha dato il nome ad un cratere di Venus o ad un asteroide (ma non viene nominata sulle rispettive voci) - invece di quella dell’ennesimo calciatore di serie C o personaggi di Pokémon Go

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