Le persone del 2022 secondo The Wom

26-12-2022
Sono un simbolo di coraggio, forza e determinazione (ma soprattutto di ribellione) a dispetto di tutto e di tutti. Anche quest’anno abbiamo scelto 5 personaggi che per noi sono stati di grande ispirazione. Eccoli qui sotto

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Hanno dimostrato che con l'energia dei sogni si può volare alto, aiutando le persone a non sentirsi sole; hanno lottato per la libertà rischiando la vita; hanno combattuto e combattono ogni giorno contro stereotipi e pregiudizi durissimi a morire.

In tutti i casi, le persone che abbiamo scelto per rappresentare questo anno in chiusura sono dei modelli di risolutezza e di amore. Amore per tutte le persone discriminate, per tutte le persone prigioniere di giudizi dolorosi come di leggi inaccettabili.

Ecco chi sono le nostre "People of the Year":

Jessica Giorgia Senesi, attivista

24 anni, di Bologna, Jessica Giorgia Senesi è una delle content creator che stanno contribuendo a fare informazione sulla transizione di genere, raccontando la propria esperienza e provando ad abbattere gli stereotipi che ancora oggi riguardano le persone transessuali.

Appassionatissima di videogiochi, ha iniziato a raccontare il suo percorso di transizione – dai primi passi fino all’operazione in Thailandia – attraverso video pubblicati prima su Youtube, poi su Instagram e TikTok. Una decisione, quella di condividere la propria esperienza con chi la segue, che nasce dalla volontà di aiutare le persone che desiderano intraprendere lo stesso percorso. Senza dimenticare, mai, di strappare una risata.

L'abbiamo intervistata qui.

Luca Trapanese, attivista per i diritti delle persone con disabilità

Papà single di Alba, bambina con sindrome di Down adottata nel 2018, è impegnato in vari progetti legati alla disabilità. Ha fondato una onlus e diverse comunità per ragazzi con disabiltà senza genitori e oggi è Assessore alle politiche sociali di Napoli.

Insieme a Francesca Vecchioni ha pubblicato quest'anno Le avventure del SottoSotto – Una città segreta sotto la 3ª C (Salani Editori), un’avventura che ha come protagonisti cinque bambini molto diversi tra loro e con piccole e grandi disabilità. L'idea del libro nasce da una volontà precisa: far divertire chi legge, abbattendo tanti stereotipi, a partire dal linguaggio e dalla rappresentazione.

Lo abbiamo intervistato qui.

Paola Egonu, pallavolista della nazionale italiana

Nata nel 1998 a Cittadella, in provincia di Padova, da genitori nigeriani, Paola Egonu è una campionessa azzurra di pallavolo che combatte da sempre contro il razzismo.

Scelta come portabandiera del vessillo olimpico per la cerimonia di apertura dei Giochi di Tokyo, è stata riconosciuta come una delle migliori pallavoliste al mondo. Durante gli ultimi Campionati Mondiali femminili in Olanda ha ricevuto alcune offese che l’hanno spinta a chiedere una pausa: noi le inviamo tutto il nostro supporto.

Recentemente è stata tra le protagoniste del nuovo volume della collana Storie della Buonanotte per Bambine ribelli, ideato da Elena Favilli e pubblicato da Mondadori.

Giorgia Soleri, attivista e scrittrice

Nata 26 anni fa a Milano e ormai saldamente radicata a Roma, Giorgia Soleri è modella, poetessa e scrittrice, ma soprattutto è un'attivista che si batte per il riconoscimento di alcune patologie “invisibili” e croniche, come l’endometriosi.

Quest’anno ha contribuito a presentare una proposta di legge per far riconoscere la vulvodinia e la neuropatia del pudendo nei livelli essenziali di assistenza del Sistema Sanitario Nazionale.

Anche lei, come Paola Egonu, è tra le "changemaker" under 30 incluse in 100 ragazze di oggi per il mondo di domani, il nuovo volume della collana Storie della Buonanotte per Bambine ribelli.

L'abbiamo intervistata qui.

Le donne iraniane

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Dopo la morte di Mahsa Amini, arrestata per non aver indossato correttamente il velo, abbiamo visto le donne iraniane lottare per la libertà, anche a costo della vita. Una battaglia che si è diffusa in tutto il popolo iraniano al motto di “Donne. Vita. Libertà”.

Ed è così che uomini e donne, giovani e meno giovani, ricchi e poveri sono scesi nelle piazze per rivendicare diritti e libertà di scelta. L’onda di sdegno per la morte di Mahsa Amini ha raggiunto anche celebrità che in passato avevano taciuto, non osando criticare il regime. Star del cinema e personaggi dello sport hanno twittato messaggi di sostegno ai manifestanti, pubblicando foto e video mentre si tagliavano una ciocca di capelli.

Oggi sono state eseguite le prime pene capitali nei confronti di alcuni manifestanti e sono giunte testimonianze di torture e violenze sessuali nelle carceri: una violazione dei diritti umani che sta facendo inorridire il mondo.

Alle donne, ma anche a tutto il popolo iraniano, vanno i nostri pensieri. Perché le loro lotte sono anche le nostre.

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