La straordinaria vita di Laura Bassi, prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria
È stata seconda donna italiana laureata dopo la veneziana Elena Lucrezia Cornaro, e la prima donna al mondo a ottenere una cattedra universitaria, diventando a soli 21 anni docente di “filosofia universa”, e cioè di fisica sperimentale, all’Università di Bologna: Laura Bassi è una delle figure femminili più importanti e significative della storia della scienza, e a febbraio, mese in cui si celebrano proprio le donne e le ragazze scienziate, è impossibile non dedicare a lei un focus ripercorrendone la vita e la carriera.
Da studentessa prodigio a docente universitaria
Nata il 29 ottobre del 1711 a Bologna, all’epoca territorio dello Stato Pontificio, era figlia di un avvocato, e sin dall’infanzia manifestò il desiderio di studiare e imparare. A farle da insegnante e mentore fu Gaetano Tacconi, medico di famiglia, che la iniziò alla filosofia: la mente acuta e brillante, il desiderio di imparare e la predisposizione alle materie scientifiche le valsero, nel maggio del 1932, la laurea in filosofia, un mese dopo avere discusso la tesi davanti a cinque dotti nel Palazzo Pubblico di Bologna, città estremamente progressista e femminista per l’epoca.
La sua laurea fu di per sé un avvenimento storico, che la città celebrò per diversi giorni con festeggiamenti pubblici in suo onore, e nello stesso anno la sua carriera accademica spiccò il volo. Già socia dell'Accademia delle scienze, a ottobre le venne assegnata la cattedra all'Università, e a dicembre tenne la sua prima lezione all'Archiginnasio, sede dell'antica università, davanti a un pubblico accorso per vedere la prima docente donna all’opera.
Il matrimonio, i figli e la nascita della sua scuola privata
La filosofia non rimase però l’unico campo di specializzazione di Laura Bassi, che nel corso degli anni si dedicò allo studio della logica, dell’algebra, della geometria e della matematica, sostenuta tra gli altri dal cardinale Prospero Lorenzo Lambertini, divenuto Papa il 17 agosto del 1740 col nome di Benedetto XIV. Una vita dedicata allo studio, all’insegnamento e alla ricerca che condizionò anche le sue scelte private. Nel 1738, infatti Laura Bassi sposò con il medico Giuseppe Veratti, da cui ebbe otto figli che crebbe ed educò personalmente, senza mai rinunciare alla sua carriera.
Un amore, quello tra Bassi e Veratti, che era anche un’unione di menti: il medico era uno degli scienziati più progressisti dell’epoca, e le diede un enorme supporto nella sua carriera scientifica. Fu con lui che nel 1749 aprì una scuola di fisica sperimentale privata, che divenne punto di ritrovo per studenti, ricercatori, studiosi e scienziati: tra gli studiosi con cui Bassi si ritrovò a dibattere ci furono anche Voltaire e un giovane Alessandro Volta, entrambi estremamente impressionati dalla preparazione e dall’intelligenza della professoressa.
Il record della nave rompighiaccio Laura Bassi
Laura Bassi morì il 20 febbraio del 1778, a 67 anni, e fu sepolta nella chiesa del Corpus Domini. Saranno necessari 113 anni perché, con una Dichiarazione Ministeriale, le venga intitolata la Scuola Normale Superiore Femminile di Bologna. A Bologna c’è anche un liceo che porta il suo nome e che ha quatto possibili indirizzi: Linguistico, Musicale, Delle Scienze Umane ed Economico Sociale. A Bassi sono intitolati anche un cratere sul pianeta Venere e un asteroide, e il suo nome è stato dato anche all’unica nave italiana rompighiaccio in grado di operare in mari polari, sia in Antartide sia in Artico.
E proprio come la donna straordinaria di cui porta il nome, la nave di proprietà dell’Istituto Nazionale di Oceanografia e di Geofisica Sperimentale ha da poco compiuto un’impresa senza precedenti: ha toccato il punto più a Sud mai raggiunto da un'imbarcazione, alla latitudine di 78° 44.280’ S nel Mare di Ross, in Antartide, all'interno della baia delle Balene.