Quali sono le leggi che in Italia hanno cambiato la vita delle donne?

Riflettere sul cammino, a volte impegnativo e contrastato, dell'emancipazione femminile significa anche ripercorrere con la memoria una serie di traguardi legislativi che hanno contribuito a dare una svolta positiva alla vita delle donne italiane. Da giurista e donna disabile tante volte, purtroppo, vittima di discriminazione, mi piacerebbe condividere con voi un percorso giuridico che, grazie ad alcune leggi, è stato capace di stravolgere la vita della donna. Ecco le lotte che il genere femminile ha dovuto intraprendere per vedersi riconoscere i propri diritti

È di dominio pubblico che se due persone decidono di sposarsi lo fanno con l’intento e l’idea che il matrimonio sia duraturo, ma in alcuni casi è un vicolo cieco. Si può rischiare, infatti, di andar incontro a un’infedeltà coniugale che consiste appunto in una mancanza di fedeltà sentimentale o sessuale in un rapporto di coppia esclusivo, anche se sicuramente il suo concetto morale cambia a seconda del periodo storico e del tipo di società. 

Pensate che, in Italia, ci separano solo poco più di cinquant'anni da una legge che puniva l'adulterio femminile nel matrimonio garantendo invece, una libertà dell'uomo molto più ampia, dato che l’infedeltà maschile era punita esclusivamente nel caso in cui l'uomo avesse avuto una concubina nella casa coniugale o in altri luoghi noti

Strettamente collegato all’adulterio è il delitto d’onore. Il reato era legittimato dalla tutela dell’onore e della reputazione nell’ambito familiare, matrimoniale e nelle relazioni sessuali, dunque la pressione sociale giustificava la violenza, e in talune circostanze, addirittura un omicidio.

Ad esempio, l’art 587 del codice penale consentiva che fosse ridotta la pena a chi uccideva la moglie, la figlia o la sorella solo per difendere l’onor suo o della famiglia. Il solo pensiero mi fa rabbrividire e gelare il sangue. Fortunatamente nel 1981 questa ingiustizia terribile è stata debellata

Proseguendo questo viaggio di conquista dei diritti da parte del mondo femminile, voglio analizzare altre leggi a tutela della donna, come ad esempio quella del diritto attivo e passivo di voto nel 1946 e nel 1948. Si tratta di un traguardo importante e recente. Il 2 giugno 1946, infatti, le donne furono chiamate ai seggi in occasione del referendum istituzionale per la scelta tra Monarchia e Repubblica e per eleggere i membri dell’Assemblea Costituente.

Donne e uomini al voto nel 1948
Donne e uomini al voto nel 1948

Anno memorabile fu anche il 1963, in cui ci fu l’ingresso delle donne anche negli impieghi pubblici: il genere femminile, infatti, poté partecipare anche al concorso di magistratura. Le donne che lo superarono però furono solo 8 su oltre 5000 candidati.

L’inizio di una nuova epoca civile sempre più a tutela delle donne, però, si ebbe nel 1970 quando venne approvato il divorzio e qualche anno dopo, nel 1978 l’aborto

Una petizione pro-divorzio nel 1967
Una petizione pro-divorzio nel 1967

Nel 2010, invece, si fortifica il diritto per le lavoratrici di percepire la stessa retribuzione dei colleghi uomini. Su questo punto occorre dire che al giorno d’oggi molte donne continuano di fatto a guadagnare meno degli uomini e spesso vengono etichettate come “personale che svolge un lavoro meno impegnativo e meno qualificante”. È urgente e fondamentale abbattere questi luoghi comuni.

La parità di genere, al contrario, incide molto sullo sviluppo della società ed è per questo che la partecipazione delle donne nel mercato del lavoro deve essere sostenuta e agevolata.

Anno cruciale ed importante per il mondo femminile è stato il 2013, anno in cui viene approvato il decreto legge contro il femminicidio e la violenza sulle donne

Chiudiamo con il 2019, anno in cui viene approvato il cd Codice Rosso, una legge a tutela delle donne e dei soggetti deboli che subiscono violenze, atti persecutori e maltrattamenti.

Traguardi importanti, questi, che sono costati sangue, sacrifici e lotte disperate da parte di tante donne che non hanno fatto altro che migliorare il mondo in cui viviamo oggi. Conquiste che dovrebbero essere celebrate ogni giorno nel rispetto di chi oggi, purtroppo non c’è più. Ciò che possiamo sperare è di avere maggiori leggi a tutela delle donne perché questa richiesta di uguaglianza non si poggi solo sull'omologazione al mondo maschile, ma sul far notare le differenze tra uomo e donna in una società che deve garantire, al contrario, un’uguaglianza dei diritti. 

Riproduzione riservata