And Just Like That: perché è importante il ritorno di Samantha Jones, la vera femminista della serie

Kim Cattrall torna a vestire i panni di Samantha Jones per la seconda stagione del sequel dell'iconica serie anni '90: un personaggio che ha davvero lottato per l'uguaglianza di genere

La notizia è “caduta dal cielo” con l’effetto di una bomba: nella seconda stagione di “And Just Like That”, il sequel dell’iconico “Sex and the City”, ci sarà anche lei, Samantha Jones. La nuova stagione ha debuttato in Italia il 23 giugno su Sky e in streaming su NOW, e la rampante pubblicitaria interpretata da Kim Cattrall, una delle migliori amiche di Carrie/Sarah Jessica Parker nella serie originale, è presente. Non con un ruolo vero e proprio né come presenza fissa, va detto, ma soltanto sotto forma di cameo, perché come è ormai noto, Cattrall non ha abbandonato il progetto SATC in modo indolore. 

L’attrice 66enne, conosciuta a livello globale proprio grazie al personaggio di Samantha, ha infatti sempre detto di non voler più riprendere il ruolo (interpretato per l’ultima volta nel secondo film di “Sex and the City), un po’ perché lo considera ormai “esaurito” e un po’ per alcune frizioni con altri membri del cast, Parker in primis. Eppure, su insistenza della produzione, ha ceduto alla richiesta di tornare a vestire i panni dell’affermata pubblicitaria di successo, emancipata e disinibita: la scena è stata girata il 22 marzo scorso a New York, in solitaria, e stando a quanto riportato da Variety l’ha vista impegnata in una telefonata da Londra con Carrie,  un tentativo di riconciliarsi dopo la frattura certificata nella prima stagione di “And Just Like That”.

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Pochi minuti, insomma, ma più che sufficienti a entusiasmare le fan della serie, quantomeno di quella originale. Perché Samantha, per la generazione cresciuta con SATC, è forse il personaggio che meglio ha rappresentato ciò cui migliaia di donne guardavano con ammirazione: una professionista di successo, per nulla spaventata dal tempo che passa, del tutto a suo agio con il proprio corpo e la propria sessualità e affatto intimorita dal genere maschile, decisa a combattere pregiudizi e stereotipi sulle relazioni e sull’amore.

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Una donna pronta a sfidare tabù e convenzioni, indipendente a livello economico e sentimentale, sicura di sé e alimentata da personalità e senso dell’umorismo tagliente. È lei, nella serie originale, a dare i consigli più concreti a Carrie, Miranda e Charlotte, a lottare come una tigre per proteggerle da uomini emotivamente non disponibili, a promuovere uno stile di vita all’insegna dell’indipendenza, a intrecciare una relazione con un uomo più giovane (che si innamorerà perdutamente di lei, arrivando a chiederle di sposarlo) e a sconfiggere il cancro. Ed è sempre lei a dimostrare la grinta necessaria a conquistarsi una posizione di rilievo nel suo settore e a impegnarsi per sfondare il soffitto di cristallo.

«Io ti amo, ma amo di più me», è soltanto una delle iconiche battute pronunciate da Samantha nella serie, rivolta a Smith, l’uomo di cui alla fine ammette appunto di essere innamorata. E ancora:

Un uomo si arrabbia durante una riunione, ed è un ganzo. Lo fa una donna, ed è emotiva

Una frase che Samantha pronuncia quando Richard, imprenditore del settore alberghiero, rinuncia ad assumerla in quanto donna, espressione di uno stereotipo da anni sottolineato dalle attiviste femministe e un concetto che trova concretezza nel fatto che, quantomeno sino a qualche anno fa, soltanto una percentuale infinitesimale di donne ricoprivano incarichi dirigenziali nelle aziende. Allo stesso modo, Samantha ha più volte invitato le altre tre amiche a far valere le loro ragioni, sul lavoro così come nelle relazioni, invitandole a prendere la parola per loro stesse e per ciò che vogliono piuttosto che demandare ad altri.

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E se è vero che è stata spesso l'avvocatessa Miranda a venire considerata icona femminista, in quanto donna in carriera per nulla refrattaria a prendere la parola per se stessa, il personaggio meno stereotipato e più libero - e non solo sessualmente - è sempre stato quello di Samantha: all'ambizione lavorativa ha affiancato una lunga lista di relazioni molto più paritarie rispetto a quelle delle amiche, intrecciandone una anche con una donna, non ha mai rinunciato alla vita sociale ed è sempre rimasta lontana dallo stereotipo della donna lasciva, presentandosi più come una donna emancipata che non ha paura di chiedere (e pretendere, se necessario) ciò che vuole da una relazione. È stata lei, insomma, a lavorare più duramente nelle sei stagioni della serie per promuovere l'uguaglianza tra sessi su tutti i livelli, da quello lavorativo a quello sociale passando per quello sentimentale, riuscendo a risultare sempre credibile.

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