Studiare camminando: parte Strade Maestre, il progetto educativo che è una scuola di vita
Studiare la storia nei luoghi in cui si è compiuta, ascoltare come si produce il vino, imparare a comporre un mosaico, immergersi tra le arti artigiane. E poi camminare attraverso l’Italia, condividendo storie, desideri e sguardi sul mondo. È questa l’idea alla base di Strade Maestre, percorso didattico iniziato il 16 settembre a Orvieto a cui partecipano 8 ragazzi provenienti da tutta Italia tra i 17 e i 18 anni. «Il progetto è nato 3 anni fa da un’idea di Marco Saverio Loperfido e Marcello Paolocci, entrambi guide ambientali Aigae. Io sono documentarista, e insieme a loro ho organizzato percorsi con alcuni ragazzi in carcere e con altri che hanno avuto problemi con la giustizia. È stata un’esperienza di grande nutrimento: camminando, i ragazzi si arricchivano grazie alla cultura e alla bellezza che si dispiegava davanti ai loro occhi. Da qui Marco e Marcello hanno pensato: e se facessimo una scuola viandante?»
Da questi semi, inizia a germogliare la volontà di dare sempre più concretezza a questa idea. «Marco e Marcello hanno incominciato a sognare questo progetto e a verificarne la fattibilità. Successivamente, mi hanno coinvolta per la mia esperienza con i cammini giudiziari. Abbiamo capito che l’unico modo per portare a terra questo progetto era quello di farlo con la modalità di istruzione parentale. Alla fine del percorso, i ragazzi dovranno sostenere un esame di idoneità».
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L'approccio pedagogico di Strade Maestre
Strade Maestre si basa sull'idea che in cammino "ci si educhi all’essenzialità, alla fraternità, alla solidarietà, al pensiero ecologico: chiavi privilegiate per aprire le porte della conoscenza e della crescita, individuale e collettiva".
Le lezioni, che seguiranno il programma scolastico degli studenti, si terranno sia in cammino che attraverso laboratori didattici stanziali. «Ci siamo fatti inviare i programmi di studio dei ragazzi e cercheremo di adattarli a seconda del percorso, facendo lezione dove i luoghi sono accaduti, come lo Sbarco dei Mille in Sicilia, oppure visiteremo la zona del Carso studiando la Prima Guerra Mondiale. Poi leggeremo gli scrittori e i poeti nelle città in cui hanno vissuto: da Dante a Pirandello fino a Verga. In generale, prenderemo spunto dal territorio per studiare letteratura, storia, scienze della terra. Parleremo di geologia sui pendii dell’Etna e ai Campi Flegrei, di chimica e ambiente lungo un sentiero sull’Appennino o in uno stabilimento industriale. Io, Marco e Marcello costituiamo il nucleo centrale degli insegnanti in cammino, mentre altri insegnanti ci affiancheranno nei periodi in cui saremo stanziali, aiutandoci a integrare le materie che non possiamo coprire noi. L’idea è di camminare almeno 20 giorni al mese», prosegue Roberta Cortella.
E gli altri 10 giorni? «Saremo ospiti da strutture che hanno deciso di supportare questo progetto. Si tratta di comuni, privati o aziende agricole. E se non c’è nessuno a ospitarci, nessun problema: abbiamo le tende sempre con noi, basta un prato».
Una scuola dei saperi
Strade Maestre nasce dalla volontà di proporre un modo diverso di fare scuola, un modo che coinvolga davvero i ragazzi strappandoli dall’irrealtà del digitale e calandoli nella vita. «Lungo il cammino di Strade Maestre, il “fare scuola” presuppone riconoscere che tutti i viaggiatori, sia gli scolari sia gli accompagnatori, agiscono come protagonisti nello scenario educativo della Scuola-Strada. Strade Maestre è una risposta al desiderio di tanti insegnanti di tentare soluzioni didattiche e pedagogiche alternative a quelle tradizionali. Da insegnante sento il desiderio di proporre qualcosa di diverso: a noi farà lezione anche l'anziano del borgo che ci racconta come fa crescere la sua vigna, faremo tappa dagli artigiani locali, faremo un laboratorio di mosaico, uno di mappatura dei sentieri e di orientamento, un corso di escursionismo. Strade Maestre è una scuola dei saperi e delle competenze con cui costruire la propria felicità, mettendosi al servizio della comunità. Una scuola di vita».