Osservatorio cittadini disabilità: Sistema Sanitario bocciato ma lode per il personale medico
La terza indagine dell’Osservatorio Cittadini e Disabilità è stata presentata durante la Cerimonia di consegna del Premio giornalistico Bomprezzi-Capulli a Roma, evidenziando le lacune del sistema Sanitario Nazionale nell'assistenza alle persone con disabilità ma anche accendendo una luce di speranza nel riconoscere l'impegno e la dedizione del personale medico.
Dal report 2023, presentato dal Vicepresidente di SWG Maurizio Pessato, sono emerse dunque le difficoltà e la validità del Sistema Sanitario Italiano con risultati alquanto sorprendenti. Secondo lo studio dell'Osservatorio, infatti, 8 italiani su 10 ritengono che il Sistema Sanitario Nazionale non offra risposte adeguate alle persone con disabilità.
Tra i disagi maggiormente riscontrati ci sono le lunghe attese nelle strutture ospedaliere, le difficoltà nell'accesso alle prestazioni mediche, la scarsa qualità di strutture e attrezzature, tanto che 4 su 10 cercano, infatti, assistenza al di fuori della propria regione. Nonostante queste problematiche emerse, il personale medico diviene invece il punto di forza del sistema, tanto che l'86% degli italiani esprime un giudizio positivo sulla formazione e capacità dei medici.
Durante l'evento di presentazione dell'indagine, il Ministro delle Disabilità, l'On. Alessandra Locatelli, ha sottolineato l'importanza del Terzo Settore e dei progetti per le persone più fragili, definendoli un'eccellenza nazionale. “Il mondo degli enti di Terzo Settore e i progetti che vengono portati avanti a favore delle persone più fragili rappresentano un’eccellenza del nostro Paese: dobbiamo impegnarci a valorizzare sempre queste esperienze”, ha commentato.
La Presidente del Premio Bomprezzi, Simonetta Morelli, ha inoltre annunciato l'intenzione di focalizzare il prossimo anno sulle problematiche legate alla violenza sulle donne disabili e al lavoro, temi fondamentali per garantire i diritti della persona. La tematica relativa alla violenza sulle donne con disabilità è ancora poco affrontata, ma dai dati ISTAT del 2014 emerge addirittura che le donne con disabilità sono più spesso vittime di abusi e violenze rispetto alle donne senza disabilità, dati effettivamente allarmanti e preoccupanti.
VEDI ANCHECultureComprendere e sostenere il mondo della disabilità: come farloLa percezione dell'opinione pubblica italiana è molto negativa riguardo alla capacità dei servizi sanitari di rispondere ai bisogni delle persone disabili (non adeguato 31% - poco adeguato 49%). Anche rispetto ai percorsi prioritari o specifici per persone con disabilità sperimentati dai cittadini il giudizio è negativo: per il 21% vi è una totale assenza degli stessi e per il 44% è accaduto solo raramente di poterne usufruire.
Eppure, il problema pare non riguardare le barriere architettoniche in ambito ospedaliero. Sono scarse invece le risposte efficaci ai bisogni di salute per il 63% degli intervistati. Risposte che per il 36% vengono ricercate al di fuori della propria regione di residenza. Un contesto ad ogni modo difficoltoso anche per chi resta a casa propria, visto che il 67% dichiara di doversi avvalere di più strutture sanitarie per poter rispondere alle proprie necessità di salute e solo il 28% trova assistenza in un’unica struttura. Il miglioramento richiesto vede per il 38% la necessità di adottare specifici protocolli per le persone con disabilità, il 19% chiede invece di migliorare le liste di attesa e anche i tempi di attesa pre-visita, il 17% si concentra sull’abbattimento delle barriere architettoniche ed il 7% chiede un aumento della durata delle visite specialistiche.
"Questi dati restituiscono una situazione complessa, aggravata anche dalle difficoltà innescate dalla pandemia degli ultimi anni", ha spiegato a margine dell’iniziativa Stefano Malfatti, Direttore Comunicazione e Raccolta Fondi del Serafico di Assisi, secondo cui “nella maggior parte delle strutture sanitarie italiane mancano dei veri e propri protocolli specifici per le persone con disabilità in aggiunta a un’importante carenza di personale formato in maniera adeguata".
L'evento di presentazione si è concluso con l'assegnazione del Premio Giornalistico "Franco Bomprezzi" e del Premio audiovisivo dedicato alla collega del Tg2 Maria Grazia Capulli, focalizzato sul giornalismo costruttivo e sociale riguardante il mondo della disabilità.
I premiati per il Premio Capulli sono stati Monica Matano, Paolo Maria Alfieri, Linda Dorigo e Benedetta Sangirardi, mentre per il Premio Bomprezzi i vincitori sono stati Lidia Scognamiglio, Chiara Dall’Angelo con Luca Capponi e Gabriella Meroni.