Mattel sempre più inclusiva: arriva la Barbie con apparecchio acustico

La perfezione esiste? Si, ma risiede esclusivamente nelle nostre unicità. Questo l’ha capito anche Mattel, che ha creato, dopo oltre 60 anni, la Barbie in sedia a rotelle, con protesi, alopecia, curvy e il suo fedele compagno Ken con i lunghi capelli biondi o rossi, con le lentiggini o protesi a dispetto di capelli biondi, muscoli e fisico omologato. Ma oggi c'è un'altra novità

Sì, perché quest'estate, infatti, avremo anche la Barbie con apparecchio acustico, capace di abbracciare ogni tipo di disabilità e sfatare un mito: perfezione non significa omologazione ma, appunto, unicità.

Chi più e chi meno, siamo tutti un po' cresciuti con una Barbie fatta di bellezza stereotipata: bionda, occhi verdi, gambe chilometriche e sorriso perfetto. Lo stesso principio valido per Ken: muscoloso e col sorriso smagliante

Ma la vera bellezza risiede nelle unicità e nelle nostre caratteristiche, perciò il gesto di Mattel di voler cambiare i canoni estetici imposti dalla società porta a un reale cambiamento motivazionale, capace di far riflettere ed emozionare tutti: dai più piccoli agli adulti - nostalgici - come me. 

Io, ad esempio, ho sempre giocato con le Barbie e ricordo che, già tanti anni fa - forse circa più di 20 anni fa - la Mattel provò un approccio alla valorizzazione della diversità. 

Mancava però un tassello, e ora vi spiego il perchè. 

Avevo forse sette o otto anni, ma lo ricordo come se fosse ieri.

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Mio padre pensò di regalarmi una Barbie in sedia a rotelle. Ero bambina ma già amante della moda e attenta ai dettagli, e guardando attentamente quella Barbie mi resi subito conto che in realtà si trattava di un’amica di Barbie. Non era bionda ma aveva i capelli castani, e in tutta sincerità era anche vestita malissimo, con camicia a quadri e jeans largo. Nessuna traccia quindi di un vestito glamour e nessun tacco a spillo rosa, classico invece della Barbie. Infine la sua sedia a rotelle era grigia, un modello abbastanza retrò. Alla luce di tutte queste mie attente analisi di bambina andò a finire che, anziché sentirmi rappresentata da quell'amica di Barbie, mi sentii ancor più diversa. 

Crescendo mi resi conto che sicuramente quel modello di Barbie rappresentava un timido approccio al mondo della disabilità e che, seppur incerto, era comunque un primo vero impulso al valore dell'unicità. L'idea era comunque apprezzabile, seppur priva di quel tocco glamour e fashion tipico della Barbie.

Oggi questa rivoluzione di bellezza invece è arrivata, dato che oggi troviamo una Barbie bionda in vestitino e tacchi seduta sulla carrozzina - sedia a rotelle peraltro glamour, moderna e rosa abbinata all’outfit - oppure Barbie di ogni forma e colore della pelle, capelli biondi, mori, rossi, afro o senza capelli. Insomma un vero inno alla bellezza in ogni forma, colore e taglia!

Senza distinzione tra la Barbie e il suo fedele compagno Ken, anche quest'ultimo infatti con vitiligine, lentiggini o protesi.

Ma un ulteriore passo verso il taglio del nastro è stato fatto introducendo l'ultimo modello, la prima bambola Barbie con apparecchi acustici retroauricolari che sarà in vendita a partire dall’estate 2022. 

Dunque, c’è solo da dire grazie a Mattel per credere fortemente nel valore dell’inclusione della diversità, con la speranza di farci tornare tutti un po’ bambini per poter vedere la realtà con purezza d’animo e capire, finalmente, che essere diversi è semplicemente il coraggio di poter esprimere se stessi

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